Come curare il bambù da interno

1/7 – Introduzione

Il bambù da interno è un tipo di pianta piuttosto elegante che viene molto apprezzata negli ambienti che si interessano di arredamento, poiché si adatta bene agli spazi come case ed uffici. Tale pianta si compone di un fusto rigido, sottile e piuttosto legnoso. Le sue foglie si presentano invece con una sagoma appuntita e soprattutto dure al tatto, mentre la dimensione del bambù dipende dalla varietà e dal volume del vaso nel quale si decide di coltivarlo, nonché dalla frequenza della potatura e dalle necessarie cure di cui ha bisogno periodicamente. In riferimento a queste ultime, ecco dunque una guida su come curare egregiamente il bambù da interno.

2/7 Occorrente

  • Pianta di bambù
  • Concime liquido
  • Fertilizzanti

3/7 – Posizionare il vaso in un luogo luminoso

Il bambù quando si sviluppa può raggiungere anche circa settanta centimetri di diametro, ma se viene potato frequentemente si può controllare la sua crescita in tal senso. Il consiglio inoltre è di posizionare il vaso contenitore in un luogo piuttosto luminoso specialmente in inverno, per non rischiare di far seccare le foglie. La luce e l’umidità sono dunque caratteristiche fondamentali per far crescere bene la pianta di bambù in un vaso. Se tuttavia non si dispone di un luogo con queste caratteristiche, si può comunque aumentare la luce utilizzando una tipica lampada da serra, e tenere inoltre il bambù inumidito spruzzando sulla pianta un po’ d’acqua con una certa frequenza.

4/7 – Annaffiare la pianta ogni giorno

Un altro utile accorgimento per irrorare al punto giusto le radici della pianta di bambù da interno consiste nel lasciare nel sottovaso un sottilissimo velo d’acqua, oppure in occasione del rinvaso posizionare uno strato di ghiaia o di argilla espansa che facilitano il drenaggio creando un ambiente sub-radicale umido ma non eccessivamente bagnato, condizione questa che provocherebbe il marcire dell’apparato radicale. Nel periodo estivo la pianta di bambù può stare all’aperto ma a mezza ombra, in quanto l’esposizione a raggi diretti del sole potrebbe far ingiallire le foglie e nel contempo disidratarla. In riferimento proprio al giusto valore della temperatura, è importante aggiungere che non deve mai scendere al di sotto dei diciotto gradi centigradi. La pianta infatti ha bisogno di calore tipico di un clima tropicale. Annaffiarla ogni giorno è un altro ottimo modo per curarla bene; infatti, la mancanza di acqua potrebbe provocare l’essiccazione delle radici e quindi causarne la morte.

5/7 – Procedere con il rinvaso

La pianta di bambù tra le altre cure necessita anche di un rinvaso, e ciò deve avvenire in un determinato periodo dell’anno. Quello indicato è la stagione primaverile ossia nei mesi che vanno da marzo a maggio. Per procedere correttamente con questa operazione, bisogna usare del terriccio universale ben drenato e con l’aggiunta di concimi a lento rilascio e a base azotata. Anche altri fertilizzanti liquidi sono tuttavia consigliati, e che vanno aggiunti all’acqua di irrigazione in modo periodico.

6/7 – Praticare la potatura estiva

Infine non è necessario preoccuparsi se in primavera o ad inizio estate il bambù inizierà a perdere foglie in quantità, poiché è il momento in cui per natura cambia il suo fogliame. In poco tempo si rimpiazzerà l’intera chioma, specie se almeno una volta all’anno ovvero in estate si pratica un’accurata potatura. Quest’ultima nello specifico consiste nell’eliminare le parti secche, e nel caso dei fusti lasciare intatti almeno un paio di gemme apicali.

7/7 Consigli

  • Il bambù può essere coltivato anche in acqua con apposite vasche

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