Tenete ora conto, prima di iniziare con il taglio vero e proprio, dell'andamento delle fibre del legno (che comunque è ben visibile). Infatti, si rivela possibile, per la seghettatura, la scelta di un andamento parallelo alla fibra, e di uno perpendicolare alle fibre, detti rispettivamente taglio fendente e taglio sfibrante. Quest'ultimo è maggiormente impegnativo, dato che non si limita, come il primo, a separare le fibre fra loro, ma taglia ogni fibra (essendo alle stesse perpendicolare); richiede pertanto una mano maggiormente esperta. Si consiglia dunque, conseguenzialmente, la scelta del taglio fendente come procedura da utilizzare, che, oltretutto, non causa la scheggiatura dei bordi, e non tende a rovinare i denti del segaccio utilizzato. Ad ogni modo, in ogni caso in cui, anche per necessità, vogliate scegliere proprio il metodo meno "scorrevole", il segaccio dovrà assumere un'inclinazione di circa 45 gradi; inclinazione che sarà di circa 60 gradi nel primo metodo considerato.