Come fare un calcolo illuminotecnico con il metodo del flusso totale

1/4 – Introduzione

Quando si parla di effettuare un calcolo illuminotecnico si ha sempre un certo timore in quanto si pensa che si andrà a fare un’operazione complicata chissà quanto. Per fortuna, però, non sempre tutto è come appare. Anche in questo caso si rimane davvero piacevolmente sorpresi dalla facilità con cui è possibile eseguirlo e quindi effettuare un dimensionamento del proprio impianto di illuminazione. Si otterrà, quindi, in pochi passi quello che è, approssimativamente, il numero di lampade necessarie per ottenere l’illuminazione voluta all’interno di un ambiente preventivamente scelto da noi stessi. Ecco, quindi, una semplicissima e pratica guida su come utilizzare il cosiddetto “metodo del flusso totale” per giungere con tranquillità al risultato cercato.

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Iniziamo il nostro calcolo definendo la formula che andremo ad utilizzare. In essa (la vedremo per esteso più avanti) sono presenti alcune “lettere” che vanno ad identificare un particolare tipo di valore. La formula per il calcolo delle lampade è “N=(E x a x b) / (%u0424 x U x M)”, dove con “N” intendiamo il numero degli apparecchi di illuminazione necessari per ottenere un illuminamento medio “E” da noi prefissato per un determinato ambiente. La formula vale soltanto per un tipo di illuminazione uniforme (ovvero per l’illuminazione diretta).

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In particolare, con il fattore di manutenzione “M” si definisce il rapporto fra illuminamento medio in esercizio e l’illuminamento medio di progetto, e vien considerato pari ad un valore di 0,8 per ambienti con poco deposito di sporco, di 0,7 se forte, e invece un valore medio di 0,6 se trattasi si un ambiente con molto deposito. Il costruttore delle lampade invece fornisce i valori del fattore di utilizzazione “U”, tenendo in considerazione semplicemente i fattori di riflessione, il tipo di apparecchio, e l’indice del locale (espresso con il valore “k”).

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Analizziamo, adesso, gli altri valori che andremo a prendere in considerazione. Nello specifico “E” rappresenta l’illuminamento medio che si vuole applicare nella stanza (lx), “a” è uguale alla lunghezza della stanza (espressa in metri), “b” ne rappresenta invece la larghezza (sempre in metri). Il valore “%u0424” identifica il flusso luminoso emesso dalle lampade (lm) rilevabile da tabelle. “M” è un fattore di manutenzione e “U” un fattore di utilizzazione. Teniamo a ricordare un concetto importante, ovvero che tali valori, e quindi tali calcoli, sono riferiti ad aree di tipo regolare.

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