Come fare un nodo quadro

1/5 – Introduzione

I nodi sono presenti in numerose culture, nell’arte, nell’architettura, in pittura e persino in antiche incisioni. Anticamente si considerava il nodo un simbolo con magici poteri, capace di proteggere dal male o addirittura di legare indissolubilmente a sé una persona. Per esempio nel caso dei famosi legamenti d’amore della magia rossa, in cui l’occulto si intrecciava all’egoismo, alla disperazione o alla pervicace speranza. Stringere un nodo avrebbe significato legare il destino di un essere; l’importante però era che il desiderio alla base fosse così forte da far sgorgare molta energia, poiché concentrarsi sullo scopo avrebbe fatto concretizzare l’idea. Nella tradizione popolare inoltre si ricorreva a un nodo, accompagnato da preghiere e scongiuri, per guarire la parte malata. Tanti sono i modi di dire connessi al nodo, tipo ”Me la lego al dito”, il classico “Mi sento legato a te” o il quasi dimenticato “Mi faccio un nodo al fazzoletto”. Le Gasse o nodi d’arresto sono dati da un intreccio fatto all’estremità di un cavo, affinché la corda non si sfili da un foro o da un bozzello (una sorta di carrucola con una o più pulegge). Una Gassa davvero semplice, che dà luogo a legature temporanee, è il Quadro o Quadrato, noto ai più come Nodo dell’Amicizia o Scoobydoo.

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Questa preziosa arte di annodare, usata dall’uomo per coprirsi e proteggersi, per costruirsi capanne e ripari, per cacciare, tendendo trappole agli animali, è particolarmente utile ai marinai e a chi ama andare in barca a vela. C’è un amico di mio padre che è decisamente un maestro in essa. Tuttavia, oggi questa tecnica non è conosciuta da tutti. Quindi, per imparare senza problemi a fare il nodo Quadro, dovreste utilizzare, almeno all’inizio, due cordicelle in tinte diverse perché i passaggi siano più evidenti, per quanto vadano egualmente bene elementi della stessa colorazione.

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Per semplificare le cose, scegliete il bianco e il blu, che chiameremo rispettivamente 1 e 2. Incrociate i due fili formando una croce e sovrapponete il filo blu al bianco; fate quindi passare l’azzurro sotto al quello bianco, poi portate il primo sul secondo, creando un mezzo nodo. Dovrebbe uscirne una X. Sovrapponete l’estremità della corda bianca e portate la 1 sotto alla 2, producendo un secondo mezzo nodo.

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Ora tirate le quattro estremità, sincerandovi della precisione dell’intreccio, in forma di anello bloccato da un altro anello. E questo è tutto! Dovrete mettere in conto alcuni piccoli intoppi iniziali, ma con pazienza la vostra manualità si accrescerà e sarete finalmente in grado di cimentarvi con altri tipi di nodi, servendovi di una cordicella monocromatica, meglio se bianca o tinta ecru. Potrete così creare una tavoletta decorativa di legno in stile marinaro da appendere nello studio o in soggiorno, riportando così alla mente l’avventura dei viaggi per mare e il loro sapore salmastro, mentre le stanze si colorano della radiosa bellezza abbagliante del sole.

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