Come fare una bambola con le foglie di mais

1/7 – Introduzione

In messico dopo la raccolta delle pannocchie e dopo la sua lavorazione, avviene la fase di riciclo della foglia. Le bambole che realizzeremo oggi sono fatte riciclando quel che della pannocchia solitamente si butta via: le foglie (non sono prettamente le foglie, ma per essere precisi le “bratee” che avvolgono la pannocchia). In questa guida vi spiegherò come fare una bambola con le foglie di mais.

2/7 Occorrente

  • 6 pannocchie con foglie
  • filo di cotone
  • forbici
  • colla

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Mettiamo a seccare al sole o fra vari strati di carta di quotidiano le foglie piú tenere di 6 pannocchie. Saranno pronte ad essere usate quando avranno assunto un bel color giallo paglierino.
Affinché siano piú malleabili e facili da usare occorre ammorbidirle: spruzziamole con acqua tiepida e lasciamole per una notte in una borsa di plastica.
Mentre le lavoriamo avremo l’accortezza di tenerle fra 2 fogli di carta umidi.

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TESTA: Per dare forma alla testa della bambola prendiamo 6 foglie, tagliamone le punte, avvolgiamole a formare un rotolo e quindi fermiamole con un filo a 2 cm. Dalla base.
Ora giriamo il rotolino (parte corta verso l’alto) e pieghiamo le foglie una per una verso il basso fino a coprire il filo.
Pareggiamo quindi le foglie e fermiamole con un altro filo, giusto sotto al pacchettino (testa) che abbiamo appena creato. Per fare il collo avvolgiamo attorno a quest’ultimo filo una foglia di 1 cm. Di larghezza.

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BRACCIA: Formiamo le braccia avvolgendo varie foglie attorno a due fili di ferro sottili di circa 15 cm di lunghezza. Blocchiamo quindi con del filo in 3 punti e tagliamone le punte sporgenti.
Inseriamo le braccia nel corpo giusto sotto il collo, fra le foglie che fanno da torso anteriore e posteriore, in modo che risultino ben centrate.
Sosteniamole al torso con 2 strisce di foglie, incrociandole a forma di X per le spalle ed il petto, ognuna in cima ad una spalla e sotto all’altra.
Infiliamo le punte sciolte nella spalla e creiamo i gomiti ed i polsi avvolgendo sottili strisce di foglia al centro ed all’estremitá delle braccia.

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TOP: Avvolgiamo una striscia spessa ad incrocio in cima ad ogni spalla e blocchiamola alla vita con un’altra striscia.
GONNA: Per realizzare la gonna mettiamo molte foglie attorno alla vita della bambola, con le estremitá larghe rivolte verso il basso. Sosteniamole con un filo e tagliamone le punte.
Aggiungiamo una striscia larga di foglia in vita per creare la cintura e fermiamola con due striscioline.
Aggiustiamo la gonna e lasciamo la bambola in piedi per qualche giorno, fino a che sia completamente asciutta.
Infine, per fare i capelli, incolliamo sulla testa i ciuffi che stanno in punta alla pannocchia e disegniamole occhi, naso e bocca.

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Approfondimenti e curiosità:

La storia del mais è stata a lungo controversa. Darwin ne sostenne la probabile origine sudamericana, ma la beffa degli scavatori ai danni di un archeologo impegnato tra le piramidi egiziane, cui fu “fatto scoprire” un pugno di semi in un sarcofago, accreditò l’origine africana, sostenuta da Matteo Bonafous e duramente ribattuta da De Candolle. Con tutta probabilità la sua origine botanica è riconducibile al teosinte (Zea mays ssp. Parviglumis). Tutte le indagini successive militavano peraltro per l’origine mesoamericana, che venne definitivamente stabilita da MacNeish tra gli anni sessanta e gli anni settanta del Novecento. L’archeologo statunitense individuò la culla della coltura nella grande valle messicana di Tehuacàn, nella regione di Oaxaca, dove esiste una pluralità di grandi insediamenti precolombiani. Restava da risolvere il problema dei mais peruviani, che mostrano una collezione di tipi significativamente diversi da quelli messicani. Il problema è stato risolto supponendo una precocissima migrazione di semi dal Messico al Perù, e con l’interruzione di comunicazioni successive, causa dell’indipendenza dei cataloghi delle varietà messicane e peruviane.

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