Come impermeabilizzare le coperture

1/5 – Introduzione

L’impermeabilizzazione delle superfici è un problema abbastanza diffuso nel campo dell’edilizia. Essa permette di prevenire i danni che vengono causati alle strutture dalle infiltrazioni di acqua. L’impermeabilizzazione si può fare sia quando si costruisce una casa ex novo sia su una vecchia abitazione. Negli ultimi anni la tecnica si è evoluta per cui si possono utilizzare delle nuove membrane realizzate in materiale sintetico. Esse sono impermeabili all’acqua ed allo stesso tempo favoriscono il passaggio del vapore acqueo. In questo modo si può assicurare una corretta ventilazione alle pareti e non si danneggiano i muri con macchie di umidità. Nei passi successivi di questa breve guida vengono elencate una serie di soluzioni ideali su come è possibile impermeabilizzare le coperture.

2/5 Occorrente

  • Asfalto liquido
  • Guaina
  • Cannello a gas
  • Schiume poliuretaniche
  • Vetroresina
  • Argilla espansa
  • Cemento
  • Piastrelle
  • Resine poliuretaniche

3/5 – Asfalto liquido

Un primo rimedio abbastanza efficace per rivestire ed impermeabilizzare ad esempio un terrazzo è quello di cospargere sull’intera superficie dell’asfalto liquido. Quest’ultimo infatti è sicuramente molto indicato per le strutture che sono esposte all’umidità ed agli attacchi degli agenti atmosferici. Inoltre, l’asfalto liquido è facile da posare in quanto non bisogna utilizzare attrezzature particolari. Per questo motivo, se si possiedono delle nozioni di base, il lavoro può essere eseguito anche con il metodo fai da te. Infine, il prodotto, una volta essiccato, garantisce il top dal punto di vista dell’impermeabilizzazione della struttura.

4/5 – Fissanti vari

Invece per quanto riguarda le tegole di un tetto di copertura si può utilizzare della speciale pasta epossidica. In questo caso basta applicare la pasta tra le giunture, utilizzando un pennello. Poi, dopo che la pasta si è essiccata è indispensabile dare una mano di un fissante idrorepellente. Una valida alternativa a questa pasta può essere sicuramente la vetroresina. Quella solida va applicata utilizzando una spatola e può essere anche diluita con l’acqua. Invece, la vetroresina liquida, essendo un prodotto pre-miscelato, è già pronta per l’uso. Un altro metodo efficace è quello di applicare sulla superficie una guaina isolante. Essa va utilizzata prima di procedere alla posa delle piastrelle. Si vende a rotoli e deve essere saldata tra le varie giunture, utilizzando un cannello a gas. Dopo la solidificazione è fondamentale cospargere il tutto con un massetto in cemento oppure con dell’argilla espansa. Infine, per completare il lavoro bisogna coprire il tutto con delle piastrelle specifiche per le intemperie.

5/5 – Schiume poliuretaniche

Una valida alternativa alla classica impermeabilizzazione con la guaina bituminosa a mono e doppio strato è rappresentata dalle schiume poliuretaniche. In gergo tecnico viene definita impermeabilizzazione con il poliuretano a spruzzo. Questo prodotto è perfettamente impermeabile all’acqua ed allo stesso tempo isola termicamente la struttura. Quindi il poliuretano è sicuramente l’ideale per un’adeguata copertura di un terrazzo e dei suoi muri di cinta oppure di un tetto realizzato con tegole in terracotta o di plastica. Generalmente non si realizza mai un solo strato di schiuma poliuretanica. Successivamente le varie pellicole che si sono formate dai differenti passaggi effettuati dall’operatore devono essere coperte dalle resine poliuretaniche. È importante sapere che questo prodotto è facile da maneggiare e posare in opera. Inoltre, se utilizzato correttamente non solo impedisce l’assorbimento dell’acqua, ma risolve anche il problema relativo alla formazione della condensa.

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