Come incassare un faretto

  • 11 11 2016

1/6 – Introduzione

Se volete rendere più moderno, ricercato e personale il vostro soggiorno o la vostra cucina, ecco che dei bei faretti sono la soluzione ideale per voi. Una banale cucina, con mobiletti e pensili ordinari, può essere valorizzata se sopra ai pensili collochiamo delle mensole sporgenti sulle quali potremo incassare dei faretti: l’effetto sarà incredibile. Se poi utilizziamo le lampadine alogene, anziché quelle antiestetiche a incandescenza, che si usavano qualche tempo fa, possiamo incassare un faretto in strutture anche molto sensibili al calore. Andiamo a scoprire quindi, tramite questa semplicissima guida, come andare ad incassare un faretto.

2/6 Occorrente

  • Faretti ad incasso
  • Lampadine per faretti ad incasso
  • Punta del trapano a tazza
  • Cacciavite

3/6

Il modo di procedere è ovviamente diverso a seconda se stiamo lavorando su un controsoffitto in legno, o cartongesso, o direttamente sul soffitto in muratura. Una volta prese le misure ed aver scelto i punti dai quali dovranno fuoriuscire i cavi elettrici, il passaggio successivo è scegliere i faretti stessi stabilendo in anticipo quanti ve ne serviranno. In genere il faretto ad incasso è formato da un cilindro introdotto in un foro da effettuare nella struttura, una ghiera più larga che copre lo spazio tra il cilindro e il foro, e l’attacco per la connessione della lampadina. Sulla confezione o nel fogli delle istruzioni allegati sarà indicato il diametro del foro adatto al montaggio del faretto ad incasso. Invece, se ci dovessimo trovare in un caso, dove non è presente, dovremo misurare il diametro, del cilindro e chiaramente anche quello della ghiera.

4/6

Dopo quindi aver precisato il diametro del foro, ci servirà ingrandire il buco più piccolo che abbiamo precedentemente fatto dal quale escono i fili elettrici, ai 4 cm o più richiesti dal faretto ad incasso scelto. Poiché i normali trapani portatili non consentono di utilizzare punte così grandi, si dovranno utilizzare le cosiddette “punte a tazza” che consistono in una ghiera seghettata connessa ad un perno di diametro ridotto.

5/6

Una volta applicati i buchi al nostro muro, passeremo dunque al montaggio del faretto stesso. Chiaramente in base al modello del faretto che stiamo utilizzando, potremo trovarci in una situazione, dove dovremo attaccare i fili conduttori tra di loro, e quindi montare successivamente il faro, o viceversa. Solitamente, questa tipologia di faretti, sono già predisposti, con delle molle ai lati, in maniera tale da facilitare l’incastro nel foro applicato in precedenza. Ed ecco che il nostro lavoro è completo.

6/6 Consigli

  • Poiché errati collegamenti elettrici o errate scelte dei tipi di faretti ad incasso in relazione al tipo di materiale di supporto possono provocare scosse, surriscaldamenti o, nei casi estremi, incendi, effettuate questo lavoro solo se avete tutte le conoscenze tecniche necessarie. In caso negativo, fatevi consigliare o aiutare da esperti.
Riproduzione riservata