Come isolare esternamente uno scaldabagno elettrico

1/5 – Introduzione

Lo scaldabagno elettrico è una delle principali cause di un elevato consumo di elettricità. È molto pratico e può essere installato ovunque esiste una presa elettrica. Inoltre, non costo moltissimo e non richiede manutenzioni complicate, ma impiega una notevole quantità di energia per il riscaldamento dell’acqua. Se si vogliono limitare i costi bisogna scegliere un modello isolato per evitare che l’acqua calda si raffreddi in breve tempo. Per risparmiare ulteriormente si possono adottare alcuni accorgimenti; leggendo questo tutorial si può scoprire come isolare esternamente uno scaldabagno.

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Quando si installa lo scaldabagno nell’abitazione bisogna montarlo in un punto ben protetto della casa. Infatti, l’isolamento termico evita che l’ambiente esterno influisce sul suo funzionamento. Per questo motivo non va posizionato sulle pareti fredde della casa oppure accanto ad una finestra. È opportuno collocarlo il più vicino possibile agli impianti da esso serviti (vasca o piatto doccia, lavatrice, ecc.); l’acqua calda quando passa nei tubi disperde calore e se percorre una notevole distanza si ha un notevole spreco di energia.

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Per non far lievitare la bolletta è opportuno regolare il termostato dell’apparecchio a 40°C nei mesi caldi ed a 60° C nel periodo invernale. Infatti, è inutile e costoso superare queste temperature. Occorre comprare un timer (si trova a pochi euro nei negozi di materiale elettrico, negli ipermercati o nei centri per bricolage) per stabilire l’orario di accensione dello scaldabagno. Esso infatti va acceso qualche ora prima dell’utilizzo dell’acqua calda; è poco sensato tenerlo acceso nelle ore (sia diurne che notturne) in cui non si utilizza.

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Si può ricorrere anche ad un ulteriore stratagemma per ottenere degli ottimi risultati. Si può creare sullo scaldabagno un isolamento termico “a cappotto” per proteggere il calore interno dell’acqua. Per la sua realizzazione bisogna procurarsi del materiale isolante come la lana di roccia oppure del feltro; in alternativa si può utilizzare anche un vecchio plaid di lana. Occorre creare una copertura a forma di cappuccio (si può utilizzare del nastro adesivo da pacchi per unire le parti) per ottenere una specie di “vestito”.

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Poi si ricopre ulteriormente lo scaldabagno con un telo impermeabile all’aria; in questo modo si dà all’elettrodomestico un aspetto maggiormente ordinato. Infine, è fondamentale effettuare questo tipo di lavoro con molta attenzione e cautela, rispettando scrupolosamente le varie norme per i collegamenti di parti elettriche ed idrauliche. Se si hanno dei dubbi è consigliabile rivolgersi al rivenditore dello scaldabagno oppure ad un elettricista per avere le adeguate informazioni o istruzioni.

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