Come legare un amo

  • 10 11 2016

1/4 – Introduzione

La pesca è un’attività davvero molto rilassante che appassiona tantissimi amanti. Esistono varie tipologie di pesca, comunque tutte si basano su un elemento principale fondamentale, stiamo ovviamente parlando dell’amo. Lo scopo di questa guida è quello di illustrare come effettuare una procedure fondamentale per un pescatore prima di effettuare la pesca. Infatti attraverso una susseguirsi di passi davvero molto chiari e soprattutto semplice vedremo come legare un amo in maniera efficace e ottimale.

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Innanzitutto, bisogna conoscere la struttura dell’amo, che è costituito da una punta molto particolare, chiamata ardiglione, progettata per infilzarsi facilmente nella bocca del pesce e rimanere ben salda. Il corpo dell’amo presenta una parte ricurva, deputata ad accogliere l’esca, e una parte retta, chiamata gambo, che accoglierà il nodo. Infine, all’estremità del gambo, è presente la paletta, un piccolo rigonfiamento pensato per evitare che il filo scivoli via dall’amo. Per poter effettuar un buon nodo dovete prendete la lenza e formare un occhiello, semplicemente ripiegando l’estremità all’indietro, così che i due fili siano paralleli tra loro. Tenete l’occhiello con due dita e assicuratevi che il filo sporga di almeno cinque/sei centimetri. Posizionate il gambo dell’amo tra le dita, con cui tenete la lenza, così che il gambo sia parallelo ai due fili e che abbia la parte curva del corpo rivolta verso l’occhiello.

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Ora non vi resta che tenere, con due dita, la parte curva del corpo e i due fili, facendo attenzione a mantenere l’occhiello non troppo piccolo. Con l’altra mano prendete il capo della lenza e iniziate ad avvolgerla attorno al gambo, facendo in modo tale da intrappolare, all’interno della spira che state creando, l’altro filo che è rimasto parallelo al gambo. Avvolgete per cinque volte intorno al sostegno, sempre passando sul filo, come mostrato in figura.

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Per terminare, prendete una parte della lenza, passatela dentro all’occhiello e tirate i due fili con forza, facendo sempre attenzione alla punta dell’amo. Una volta che il nodo è ben stretto potete tagliare l’estremità in eccesso, evitando di recidere il filo troppo vicino all’amo, ma di effettuare il taglio a qualche millimetro, per non incorrere nel fatto che l’estremità possa scivolare e il nodo sciogliersi. Al termine della procedura, avrete un perfetto utensile molto utile per pescare pesci, anche di dimensioni notevoli. A questo punto della guida non rimane altro da fare che rimboccarsi le maniche e provare a legare un amo nella maniera esposta nei passaggi di questa guida. Vi auguro buon lavoro.

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