Come misurare il livello di azoto nel terreno

1/5 – Introduzione

Coltivare piante, fiori e alberi richiede conoscenze nel settore agrario. Sono tanti gli elementi che influenzano un buon raccolto. Non si tratta, infatti, solo di buone sementi e di seminare in periodo favorevole. La qualità del terreno è fondamentale per un ottimo sviluppo delle piante. Il terreno deve contenere tutti i nutrienti essenziali nelle giuste proporzioni. Esistono delle sostanze, i cosiddetti “macroelementi”, che sono di primaria importanza. Il terreno deve avere un buon contenuto in fosforo, potassio ma soprattutto azoto. L’azoto è responsabile dello sviluppo della pianta in tutta la sua attività vegetativa. È dunque importante sapere se il nostro terreno ne contiene abbastanza. Ma come misurare il livello di azoto del territorio? Lo vedremo nei prossimi passi.

2/5 Occorrente

  • Kit analisi chimiche con fotometri e lisimetri.

3/5 – Assicurare un buon livello di azoto

L’azoto porta la pianta a sviluppare il tronco, i rami, il fogliame e la produzione di frutti. Possiamo dunque dedurre che si tratta di un elemento naturale fondamentale. È necessario garantire alle piantagioni il giusto livello di azoto. Un eccesso di azoto, infatti, potrebbe creare le conseguenze contrarie. Le piante potrebbero indebolirsi e diventare più esposte alle malattie. Il livello di fosforo e potassio è anch’esso importante. Il fosforo ha un ruolo nella composizione del DNA e del RNA. Esso si occupa dei regolatori ATP e ADP e delle riserve in semi e bulbi. Il potassio interviene in molte attività fisiologiche della pianta, come l’accumulo di zuccheri.

4/5 – Usare un fotometro

Misurare il livello dei nutrienti nel terreno è dunque essenziale per un’efficace coltivazione. Per poter rilevare il grado di azoto e degli altri elementi sono necessari dei kit appositi. Per prima cosa dovremo procurarci un kit per analisi chimiche, completo di tutti gli accessori utili. Per rilevare la presenza e la concentrazione degli elementi si utilizzano alcuni dispositivi: sono i fotometri e i lisimetri. I primi sono strumenti elettronici che rilevano la concentrazione dei nutrienti. Sono dunque addetti al controllo della presenza di azoto, potassio e fosforo; inoltre rilevano altre sostanze quali rame, calcio, solfati e nitrati.

5/5 – Utilizzare il lisimetro

I lisimetri permettono di raccogliere campioni da esaminare. Si tratta solitamente di puntali porosi che prelevano una piccola dose di terreno. I due dispositivi si utilizzano sinergicamente e fanno parte dei kit completi di analisi chimiche. Questi strumenti sono indispensabili per chiunque voglia iniziare l’attività agricola. Tuttavia potrebbero essere utili anche a chi desidera un orticello fruttuoso in casa. Misurare il livello di azoto del terreno e degli altri nutrienti è importante anche in piccoli ambiti.

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