Come piantare i bulbi di gladiolo e le piante rampicanti di clematide

1/6 – Introduzione

Il gladiolo è un fiore longilineo, elegantissimo, splendido: è adatto ai grandi vasi ma in un giardino è difficile trovargli una collocazione, tranne che per alcune specie che costituiscono un’eccezione. Nel campo della floricoltura, il gladiolo ha raggiunto un grande rilievo economico: esso cresce in qualsiasi terreno, dove si lascia crescere indisturbato, con l’unica precauzione di far seccare le foglie sulla pianta, tagliando solo le spighe appassite dei fiori, per non impoverirla. La clematide è una pianta rampicante che si snoda come una liana e si aggroviglia coprendo le reti metalliche o i cancelli con i suoi profumati fiorellini. In questa guida parleremo di come piantare i bulbi di gladiolo e le piante rampicanti di clematide.

2/6 Occorrente

  • Attrezzi da giardinaggio
  • Clematide
  • Bulbi di gladiolo
  • Terriccio

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La prima cosa che dovremmo eseguire, prima di piantare il bulbo di gladiolo, sarà quella di comprimere delicatamente ognuno di essi con le dita, in modo da verificare se sono solidi e compatti. Se questi dovessero in qualche modo risultare morbidi allora si sono sicuramente danneggiati e quindi dovremo buttarli via e non piantarli. Ora inizieremo a diserbare (cioè liberare dalle erbacce) tutto il terreno circostante e quindi eseguire il lavoro.

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Dopo aver svolto questa operazione, scaviamo per ogni bulbo una buca profonda circa tre volte la sua altezza, per fare in modo che la sua crescita sia perfetta; dopodichè piantiamo ogni bulbo con la gemma rivolta verso l’alto, spingendolo con molta delicatezza nel terreno e poi copriamolo con il terriccio: rassodiamo la terra intorno ad esso ammaccandola un po’ con le mani.

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Per quanto riguarda invece le piante e gli arbusti rampicanti in generale, dopo aver pulito il terreno dalle erbacce, scaviamo la buca per contenerle: essa deve essere di almeno tredici centimetri più larga del diametro dell’agglomerato di radici e profonda quanto basta per permettere alla base del gambo di essere allo stesso livello del terreno circostante, mai troppo sotto e mai troppo sopra questo livello.

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La clematide, invece, dovremo piantarla più in profondità rispetto ad altre piante rampicanti, poiché c’è il rischio che appassisca: ripeteremo la stessa operazione svolta per i bulbi di gladiolo. Se la pianta, nonostante sia ben interrata, dovesse seccare, non disperiamoci, poiché c’è la possibilità che ricresca nuovamente dalle radici, quindi aspettiamo almeno un’altra stagione prima di dissotterrarla. Giunti al momento che questa avrà attecchito, offriamo alla giovane pianta una solida struttura di supporto (di legno o di altro materiale) e leghiamo il germoglio principale ad esso con dello spago per incoraggiare la crescita nella direzione da noi scelta. Innaffiamo almeno 4 volte a settimana i bulbi di gladiolo e le piante rampicanti di clematide in modo che crescano forti e prosperose.

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