Come potare le piante di salvia

1/7 – Introduzione

La pianta della salvia è stata tenuta in grande considerazione fin dai tempi più antichi, in quanto già da allora la sua efficacia veniva ritenuta estremamente valida dalla Scuola medica di Salerno, che denominava questa pianta Salvia salvatrix. Tutte le specie di salvia hanno come caratteristica principale quella di essere delle piante aromatiche e in particolare la qualità officinalis è molto importante anche dal punto di vista culinario. L’origine del nome Salvia deriva dal latino salus, ovvero salute, con riferimento alle riconosciute proprietà curative di questa pianta. La salvia, col tempo, ha mantenuto inalterata la sua reputazione, infatti, ancora oggi, viene usata per aromatizzare le vivande, per proteggere indumenti e tessuti dalle tarme, negli armadi, come cura di bellezza e anche per trattare efficacemente i malesseri. È efficace, infatti, per curare stati di malinconia e calmare le crisi di asma. Il suo profumo intenso e il suo gusto sono molto invitanti, però non bisogna abusarne, perché la salvia contiene le stesse sostanze tossiche dell’assenzio ed è pertanto controindicata ai soggetti con un temperamento piuttosto sanguigno e agli ipertesi. Attraverso questa guida ci occuperemo di darvi qualche informazione a riguardo e qualche consiglio su come coltivare e potare questa pianta.

2/7 Occorrente

  • Pianta di salvia
  • Terriccio misto sabbia
  • Forbici per potantura

3/7 – Coltivare la salvia

Come prima cosa, dobbiamo dire che la salvia è una pianta molto facile da coltivare sia in casa che in terreni aperti, ama tanto il sole e il caldo, nonostante riesca a resistere anche al freddo. Si sviluppa con dei cespugli dai fusti, inizialmente verdi, che con la maturità si trasformano in legnosi, assumendo delle forme quadrangolari, ramificate, raggiungendo al massimo un metro d’altezza. Sono quasi tutte piante perenni del tipo suffrutice o frutice.

4/7 – Concimare la salvia

La salvia necessita una moderata annaffiatura e soprattutto teme i ristagni d’acqua che, appunto, la uccidono, facendo marcire le radici. Preferisce, piuttosto, avere la terra quasi asciutta, poco sabbiosa, calcarea e permeabile, così da garantirsi un buon drenaggio, oltre che i nutrimenti di cui ha più ha bisogno. Bisogna quindi evitare assolutamente che la terra sia eccessivamente umida e, come abbiamo detto, per ovviare a questo problema è necessario utilizzare della sabbia. Dovete concimarla durante la primavera, con dei prodotti liquidi e si consiglia di non attuare quest’intervento di giardinaggio negli altri periodi dell’anno.

5/7 – Eseguire una potatura “ragionata”

Come accade per tutti i vegetali che si rigenerano, le potature si devono effettuare in maniera totale o parziale, seguendo lo stato fisico della pianta stessa. Infatti, se non si dovessero notare particolari esigenze è bene non eseguire dei tagli esagerati, ma limitarsi soltanto a quelli essenziali che servono solamente per ordinare la sua forma, rinvigorendola. Il suggerimento principale è quello di non di sfoltirla in modo sistematico tutti gli anni. Ricordatevi, infine, che si possono ricavare dei piccoli rametti da poter piantare per talea: in questo modo, durante l’estate sarà pronta a fiorire in maniera splendida e a ricevere, dopo un po’ di giorni, la soppressione delle infiorescenze.

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7/7 Consigli

  • Limitarsi a tagliare i rami in eccesso e non eseguire potature drastiche.
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