Come potare un acero

1/7 – Introduzione

Avere un bel giardino con piante ed alberi che garantiscono una fioritura rigogliosa fa piacere a tutti, ma gestirlo non è facile come molti possono pensare. Infatti piante, terreno, fiori ed erba vanno seguiti con costanza e con diversi metodi di manutenzione come ad esempio la potatura che interessa la maggior parte degli alberi ed alcune piante arbustive. A tale proposito, ecco una guida con alcuni utili consigli su come potare un acero.

2/7 Occorrente

  • Guanti da giardinaggio
  • Occhiali di sicurezza
  • Cesoia per potatura
  • Resina cicatrizzante
  • Sega a nastro

3/7 – Scegliere il periodo adatto

L’acero è una pianta che presenta innumerevoli varietà di altezze ed ha delle conformazioni più disparate ossia ad ombrello, a cono oppure si presenta con una chioma tondeggiante. Ogni esemplare di acero risulta quindi unico e inconfondibile, e la specie più conosciuta ed apprezzata è quella giapponese che colora l’ambiente di un rosso vivo caratteristico delle sue foglie. Nonostante la pianta sia abbastanza resistente e diffusa in tutto l’emisfero boreale necessita di molte attenzioni, ed anche della potatura che va accuratamente pianificata scegliendo il periodo adatto.

4/7 – Tagliare i rami lasciando tre gemme apicali

L’acero non va mai potato in primavera, in quanto sviluppa la linfa all’inizio dell’inverno ed a marzo è in piena fase produttiva. Se quindi decidete di eseguire l’operazione su questo arbusto in quel periodo, rischierete non solo di far soffrire la pianta ma anche di farla morire per l’eccessiva perdita della linfa vitale. Invece il mese ideale per potare l’acero è all’inizio di giugno; infatti, potete eseguire il lavoro prestando però attenzione a non sfoltire troppo la chioma per non perdere la bellezza acquisita con la crescita. Quando potate il vostro acero dovete considerare che i rami si devono tagliare a circa 20 cm dal tronco, lasciando almeno tre gemme apicali indispensabili per una ricrescita rigogliosa e soprattutto verso l’alto. L’acero tuttavia richiede anche un’altra potatura nel periodo che va da ottobre a dicembre, e che si esegue come descritto nel passo successivo.

5/7 – Recidere i rami più grandi

La potatura che in gergo si definisce di tipo invernale è dunque indispensabile dopo quella estiva, e nello specifico bisogna recidere con una cesoia ben sterilizzata i rami più grossi senza provocare danni irreparabili al sistema linfatico della pianta anche per non compromettere il suo apparato nutritivo. Nel caso di eccessivo spessore dei rami, l’uso di un sega a nastro è consigliata per semplificare il lavoro. Inoltre è necessario prestare attenzione a non intaccare la corona, ed in tal senso dovrete sfoltire i rami che non fanno passare la luce oppure che rappresentano un intralcio tale da far soffrire l’acero a potatura avvenuta. Il consiglio ulteriore quando si eseguono questi tipi di lavori, è di usare sempre guanti ed occhiali di protezione.

6/7 – Utilizzare della resina cicatrizzante

Una volta eseguita la potatura del vostro acero dovrete spalmare della pomata sigillante sui tagli per aiutare la pianta a rimarginarsi più velocemente, evitando fuoriuscite di preziosa linfa e soprattutto attacchi di afidi. In tal caso è importante sottolineare che si può utilizzare della resina cicatrizzante ricavata proprio dagli alberi, e che è vendibile presso i vivaisti. L’applicazione avviene con una spatola essendo un prodotto in pasta, e nello specifico sui punti dove si sono praticati i tagli. Infine va detto che il periodo autunnale è ideale anche per sfoltire la chioma con una cesoia eliminando alcune foglie, in modo da ricreare la forma più congeniale sia per gusto personale che per rispettare il design impostato nel giardino.

7/7 Consigli

  • Ricordate di mettere in sicurezza l’ambiente e gli arnesi che usate prima di potare il vostro acero

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