Come potare un albero di mango
Introduzione
La coltivazione del mango, richiede condizioni climatiche particolarmente miti, pertanto non è possibile praticarla in tutti i terreni. La maggiore produzione di tale frutto si trova in modo particolare in Sicilia e Sardegna proprio per le caratteristiche delle loro temperature. Potare l'albero di mango in modo corretto, rappresenta un aspetto fondamentale per la vita della pianta in quanto, oltre a mantenerla in salute, garantisce la produzione di frutti. In questa breve guida, provvederemo ad illustrare come procedere per eseguire correttamente questa operazione.
Prima di occuparci nel dettaglio su come effettuare la potatura del mango, è doveroso fare una breve premessa sulla motivazione di tale azione. Gli obbiettivi della potatura dell'albero sono sostanzialmente tre: controllare la forma della chioma per anticipare la produzione di frutti il più possibile, anche a partire dal terzo o quarto anno di vita; gestire la ramificazione per evitare sconcamenti nei rami principali; consentire alla pianta di sviluppare 3 o 4 branche, ben distribuite nello spazio, permettendo una crescita uniforme e ben strutturata in proporzione.
La posizione del primo taglio è fondamentale, poiché a partire da esso si origina la germinazione dei nuovi rami. Quando avviene l'acquisto, il mango presenta un unico germoglio centrale. Il nostro compito è quello di individuare in modo adeguato, verso la sommità dell'esile tronco verde, un nodo, ovvero un punto in cui le foglie appaiono disposte a corona. Tagliando leggermente sopra ad esso, vengono stimolate le gemme "dormienti" che sono presenti alla base di ciascuna foglia. In questo modo, esse si sviluppano originando i nuovi rami permettendo un ampliamento della pianta stessa. È importante che queste vengano potate man mano che crescono, arrivando a selezionare solo i quattro getti "migliori". Questi ultimi, sono facilmente riconoscibili in quanto appaiono i più vigorosi e hanno orientamento a 45° rispetto all'orizzonte.
Successivamente si andranno sviluppando getti dalle branche principali. È di fondamentale importanza, che anche questi vengano potati al fine di migliorare ed anticipare lo sviluppo della pianta e si sincronizza il processo di fioritura in tutto l'albero. La cimatura può essere realizzata fino al terzo nodo, partendo dalla cima. Oltre, la quantità di germogli generati sarebbe eccessiva e la crescita dei rami diventerebbe eccessivamente folta e disordinata se tale operazione non verrà eseguita in modo corretto ed in tempo con la stagione.
Seguendo quanto descritto nella guida, la pianta svilupperà una chioma a forma piramidale, con un tronco libero di almeno 100 cm. Il periodo ottimale per potare è la metà di aprile, perché permette di sfruttare al meglio la stagione primaverile per lo sviluppo dei rami, e quella estiva per la fruttificazione. Come avete potuto dedurre dalla lettura, si tratta di un operazione estremamente semplice ed alla portata di tutti, unico aspetto fondamentale da rispettare è il punto esatto della parte da potare e chiaramente rispettare i giusti tempi naturali.