Come pulire gli atomizzatori

1/7 – Introduzione

Ormai fumare non è più un tabù, e chiunque sia abbastanza grande e maggiorenne ha accesso facile ad ogni tipo di sigarette, sia che si tratti di normali sigarette con tabacco, sia che si tratti delle nuove sigarette elettroniche, ormai divenute una tendenza. Ma le sigarette elettroniche, come molte cose, richiedono un minimo di manutenzione per poter continuare ad essere usate al meglio. Per combattere la dannosa dipendenza da nicotina, sempre più persone scelgono di affidarsi alla sigaretta elettronica. In questo modo la dipendenza psicologica che il fumo crea negli individui, viene “raggirata” dall’utilizzo di un surrogato. Ovviamente la scelta migliore resta quella di liberarsi da qualsiasi dipendenza inutile! Ciò nonostante è bene sapere che scegliendo la sigaretta elettronica è necessario mantenerla sempre in ottimo stato. Dopo circa un paio di settimane di utilizzo infatti, le prestazioni iniziali tendono a calare. Il motivo è l’accumulo di residui sulla resistenza. Andiamo allora a scoprire insieme come pulire gli atomizzatori. Attraverso pochi e semplici passaggi daremo utili suggerimenti che vi aiuteranno in questo piccolo lavoro di manutenzione. Mettiamoci quindi all’opera e puliamo la nostra amata sigaretta elettronica.

2/7 Occorrente

  • Scottex
  • Microonde
  • Ciotola
  • Phon
  • Acqua corrente

3/7 – Pulire la resistenza

Gli atomizzatori hanno un a resistenza del valore di un ohm, o anche meno, che surriscaldandosi rapidamente produce l’evaporazione del glicole in ciui sono diluiti gli aromi ed i principi attivi della così detta sigaretta elettronica, che più tecnicamente si chiama “atomizzatore”. Polvere e residui di aromi tendono a depositarsi sulla resistenza provocando un calo nel riscaldamento di quest’ultima. La conseguenza è quella di notare una funzionalità ridotta e un cattivo sapore dell’atomizzatore che inizia a sapere di bruciacchiato. Per mantenere quindi in perfetta salute l’atomizzatore della nostra sigaretta elettronica è necessario soffiare dal lato della cartuccia direttamente nell’atomizzatore. In questo modo andremo a favorire la fuoriuscita di residui liquidi. Il secondo passo per pulire gli atomizzatori, prevede di procedere inserendo sempre nel lato aperto dell’atomizzatore un pezzetto di scottex arrotolato perché non si pieghi. A questo punto si pone l’atomizzatore a testa in giù e si lascia a drenare per una notte intera in modo che il poco di liquido rimasto esca e porti con se una parte dei residui, quella cioè che si è staccata per effetto meccanico. Nonostante questo intervento è comunque inevitabile riscontrare un calo di prestazione della sigaretta. È quindi il caso di decidere se cambiare la resistenza dell’atomizzatore, oppure provare ad intervenire con un lavaggio, sempre che il problema non risieda nella batteria esausta.

4/7 – Lavare l’atomizzatore

Per intervenire su un atomizzatore poco sporco e che non necessiti di una pulizia profonda, possiamo procedere con un lavaggio con della normalissima acqua corrente. Una volta aperto il rubinetto dell’acqua calda, sistemiamo sotto il flusso diretto il lato aperto dell’atomizzatore. Lasciamo quindi che l’acqua scorra al suo interno per circa due minuti tenendo la batteria il più in alto possibile perché non ci siano cortocircuiti, o ancor meglio dopo averla tolta. Terminiamo l’operazione soffiando all’interno dell’atomizzatore per aiutare l’espulsione dei residui. Ora lasciamo asciugare l’atomizzatore su un calorifero o aiutiamoci con un phon, meglio se uno di quelli potenti per sverniciare, in modo che non restino residui di umidità.

5/7 – Usare il microonde

Per una pulizia più profonda dell’atomizzatore, possiamo invece procedere utilizzando il microonde. Questo metodo assicura una buona pulizia dell’atomizzatore, escludendo rischi che possano danneggiarlo. Sistemiamo in una ciotola l’atomizzatore e procediamo coprendolo di acqua. Non dimentichiamo di assicurarci che sia immerso totalmente. Questo per evitare che possa danneggiarsi e bruciarsi. Avviamo quindi il microonde impostandolo alla massima temperatura per cinque minuti. A operazione ultimata, asciughiamo l’atomizzatore con il phon. Questa operazione deve essere fatta solo con la parte che produce l’evaporazione, quindi assolutamente senza batteria o parti elettriche o elettroniche che si danneggerebbero in maniera irreparabile.

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7/7 Consigli

  • Asciughiamo sempre completamente l’atomizzatore prima di riutilizzarlo

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