Come realizzare i copri sedili per l’auto

1/6 – Introduzione

Ogni auto necessita di un di un costume interno personalizzato e creare un design originale per proprio seggiolino auto copre è il modo più originale di ottenere il suddetto obbiettvo. Gli appassionati di tuning lo sanno perfettamente: non ci sono automobili che non possono essere personalizzate ed adattate ai propri gusti. Per tutti quelli che sono appassionati di motori, in particolar modo, gli appassionati di macchine, è una cosa del tutto normale modificare la propria auto sia a livello esterno, sia a livello interno. Personalizzare la propria automobile è un hobby, infatti ognuno si può sbizzarrire nella scelta dei colori, poi può avere fantasia e sopratutto deve avere disponibilità economica.
Un’auto personalizzata infatti mette in luce od esalta la propria passione per i motori ma anche la propria personalità e i propri interessi. Gli aspetti portati di cui è necessario tenerne conto durante la modifica dell’interno dell’auto sono due: ESTETICA e BENESSERE. Alcuni cambiamenti possono essere portati a conclusione per avvicinare l’auto ai canoni di bellezza ideale dell’acquirente. Alter varianti possono essere indotte per poter ottimizzare il confort sulla base delle esigenze dei singoli proprietari. Indipendentemente dalle motivazioni, la possibilità di poter arredare l’auto, è un hobby che necessita di tempo, pazienza e sopratutto organizzazione. È doveroso quindi avere le idee chiare, sul tipo di risultato che si vuole raggiungere e sui mezzi a disposizione, in quanto Denaro,Tempo ed Energia, (che sono di competenza di chi segue il Tuning e le Potenzialità della vettura), risultano essere elementi molto importanti, e quindi influenti sull’esito finale della personalizzazione.
In questa guida potete trovare tutte le spiegazioni necessarie su come poter realizzare i copri sedili per l’auto, per adattare anche gli interni alle vostre passioni e ai vostri gusti, ed inoltre potete scegliere il vostro colore preferito.

2/6 Occorrente

  • Stoffa (preferibilmente sintetica)
  • Ago e filo
  • Metro da sarta
  • Spugna o ovatta
  • Pangrattato gomma
  • Pastelli
  • Computer
  • Scanner

3/6 – Prima parte di realizzazzione

La prima cosa da fare per la realizzazione dei copri sedili per l’auto è quella di procurarvi un metro (va benissimo anche quello da sarta) e prendete le misure del sedile. Per cominciare dovete estrarre il sedile per coprisedili, e dopo fare un disegno creando allo stesso tempo un rettangolo alla parte posteriore del sedile stesso, ed in seguito aggiungere un rettangolo più piccolo sulla parte superiore del rettangolo; dopo dovete aggiungere il fondo del seggiolino con un quadrato che esce diagonalmente dalla base dello schienale. Per avere una stima della superficie della stoffa più affidabile, misurate dalla base del sedile, perpendicolarmente, verso il poggiatesta. A questo punto, segnate il punto medio di tale lunghezza e calcolate, perpendicolarmente a quest’ultima, la larghezza relativa alla stoffa. Una volta terminata questa procedura, procuratevi la stoffa del colore e del tessuto che preferite, almeno del doppio delle misure che avete rilevato. I materiali più comunemente usati sono le STOFFE SINTETICHE e il COTONE; nel primo caso il materiale è più semplice da lavare e, essendo generalmente più elastiche, è molto meno probabile che si rompano subito; mentre nel secondo caso sarà necessario accertarvi che quest’ultimo sia elasticizzato e prendere una misura più lunga e larga di almeno cinquanta centimetri. In questo modo anche la stoffa di cotone potrà adeguarsi alla perfezione alle misure del sedile dell’auto.

4/6 – Altri materiali che compongono i coprisedili

Oltre alla stoffa, e la più comune è la flanella, che risulta essere un tessuto leggero, morbido, caldo, con armatura a saia, generalmente realizzato con lana e/o cotone, o con filato cardato, ha superficie uniforme, leggermente pelosa. Subisce come trattamenti di finissaggio: follatura, garzatura, pettinatura. Le caratteristiche principale della flanella sono: la resistenza (per i materiali usati) unita alla morbidezza, per l’armatura a saia e il finissaggio. Particolarmente caldo, anche se leggero, perché le peluria, sollevata dalla garzatura, trattiene dell’aria che agisce da isolante termico. Per realizzare il copri sedili dell’auto, dovrete procuravi anche dell’ovatta che risulta essere un materiale costituito prevalentemente da feltro soffice e di scarsa consistenza, che si fabbrica mischiando ritagli di cotone, preventivamente lavati e sfilacciati, cotone vergine e cascami di cotone ripuliti, oppure del tessuto spugnoso. Sono materiali molto economici e facilmente recuperabili in qualsiasi merceria. Potete scegliere la quantità dei materiali da utilizzare in base ai vostri gusti o al grado di morbidezza che desiderate conferire al copri sedile. Una volta stabilità la quantità adagiate l’ovatta o la spugna, uniformemente su metà superficie della stoffa, lasciando circa cinque centimetri di bordo. Prendete quindi la restante parte di stoffa rimasta libera e ricoprite l’imbottitura dall’alto.

5/6 – Fase terza ed ultima di produzione dei coprisedili

La terza ed ultima fase è quella finale ovverosia quella in cui si passa alla procedura di cucito. Generalmente quest’ultima fase può essere fatta o manualmente con il classico ago e filo, oppure se volete essere un po’ più veloci, con l’ausilio di una macchina, il tutto deve essere fatto in modo uniforme, e con la massima precisione al fine di prestare molta attenzione e sopratutto molta accortezza delle zone dei bordi, che risultano essere le zone più delicate, e facendo allo stesso tempo, sempre molta attenzione alla eventuale formazione di possibili rigonfiamenti non omogenei all’interno dell’imbottitura, che ne potrebbero compromettere la realizzazione finale. Se poi volete creare un ulteriore decoro sui vostri copri sedili, utili risultano essere diverse tipologie di cuciture, come ad esempio la cucitura a zig zag, per unire la stoffa e l’imbottitura. Questa è un TIPO DI CUCITURA che viene adoperata quando vogliamo evitare che il rovescio del tessuto, che si sta lavorando, si sfilacci sui bordi, è quindi usata per quelle stoffe che sono cedevoli. Inoltre è un punto con caratteristiche di maggiore elasticità rispetto al punto dritto e quindi meno soggetto a rottura. L’uso più frequente dello zig zag è quello per rifinire i bordi dei tessuti per evitare le sfrangiature. Dovrete quindi eseguire dei punti alternati sul bordo della stoffa stessa ed all’esterno, facendo quindi oscillare l’ago una volta sulla stoffa ed una volta fuori da essa. Dovete quindi far scorrere il tessuto in modo tale che il bordo possa apparire sempre in corrispondenza del centro del piedino, in modo da eseguire una cucitura dritta e resistente.

6/6 Consigli

  • Eseguire diverse copie del modello nel passaggio 1 per provare come molti disegni copertura di sede si possa immaginare. Assicurati di lasciare il pennarello a secco di inchiostro prima di utilizzare una matita colorata su di esso o di design si strappa.
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