Come realizzare i principali nodi del macramè

1/9 – Introduzione

Il macramè è una tecnica di origine araba che consiste nell’intrecciare i nodi con finalità decorative. Attraverso questo tipo di lavoro si possono realizzare dei merletti intrecciati, delle orlature preziose per asciugamani, degli abbassamenti di tende e le finiture per le tovaglie. Come accade per tutte le tecniche, l’approccio iniziale parte dai nodi di base più semplici, così da prendere una graduale confidenza con questo tipo di lavoro ricercato e divertente. Attraverso i passaggi successivi ci occuperemo di spiegarvi come bisogna procedere per realizzare i principali nodi del macramè.

2/9 Occorrente

  • Filo
  • Portanodi
  • Uncinetto

3/9 – Realizzate quattro tipi di nodi

Quali sono i principali nodi che si possono realizzare con il macramè? I nodi risultano essere essenzialmente di quattro differenti tipologie: il nodo semplice, quello a cordoncino, quello piatto e quello cosiddetto “perla”. Il nodo semplice, come intuitivamente si evince dal suo nome, è quello più agevole da realizzare e quello dal quale vi consigliamo di partire per padroneggiare da subito questa tecnica. Il nodo a cordoncino si contraddistingue per essere molto simile a quello semplice, tanto da esserne un vero e proprio derivato. Perizia ed abilità servono invece per realizzare il nodo piatto, nel quale i fili da lavorare saranno addirittura quattro. Il nodo perla, infine, si contraddistingue per la sua inconfondibile bellezza estetica. Nei successivi paragrafi, andremo ad analizzare ciascuno di questi nodi, descrivendo il modo nel quale realizzarli.

4/9 – Partite dal nodo semplice

Partiamo dunque dal primo nodo. Vediamo, innanzitutto, come realizzare quindi il nodo semplice. Come abbiamo già detto, si tratta di quello base, in assoluto il più semplice da realizzare, nonchè il nodo fondamentale del macramè. Chi sarà in grado di realizzare questo nodo, conoscerà già i principali rudimenti dell’arte del macramè. Vediamo come fare. Si definisce il porta nodi e lo si fissa in modo ben disteso perché dovrà servire come ancoraggio per tutti i nodi che si andranno a realizzare. Come prima cosa, bisogna prendere il filo annodatore, piegarlo a metà e farlo passare sotto il porta nodi. A questo punto si dovrà inserire il filo nell’asola che si è venuta a creare in questo modo. Si può decidere di farlo verso destra o verso sinistra indifferentemente.

5/9 – Realizzate il nodo cordoncino

Passiamo ora al nodo cordoncino. E’ un tipo di nodo un po’ più articolato, ma sostanzialmente si tratta si un derivato di quello semplice. Si utilizzano due fili annodatori: si dovranno incrociare i due fili e procedere in questo modo realizzando due nodi semplici. Il punto, in tal caso, risulterà essere decisamente più consistente e spesso. L’orientamento sarà indifferente anche per questo nodo. Per la realizzazione del nodo cordoncino, utilizzate dunque il medesimo meccanismo usato per la formazione del nodo semplice.

6/9 – Lavorate il nodo piatto

Vediamo ora il nodo piatto. In questo caso la complessità aumenta, poiché si dovranno lavorare quattro fili e due di questi avranno funzione i portanodi. La realizzazione di questo nodo è consigliata alle persone più esperte e che abbiano già ottenuto buona dimestichezza con le due precedenti tipologie di nodi. Per il nodo piatto, gli spostamenti del filo in sé sono abbastanza semplici, in quanto si devono tenere fermi di due fili centrali e trasferire l’annodatore che si trova sulla sinistra sotto le due cordicelle, mentre quello di destra dovrà essere trasferito al lato opposto passando sopra (tendere bene i fili). Nel secondo step, invece, si svolgerà il medesimo movimento dando la precedenza al filo di destra. Osservando le varie realizzazioni in macramè, si potrà costatare come questo nodo sia in assoluto uno tra quelli più utilizzati.

7/9 – Approntate il nodo perla

Per concludere, vediamo il nodo perla. Questo intreccio viene denominato anche pallino, per la forma caratteristica e, per realizzarlo si ha bisogno di 4 fili da lavorare e quattro o cinque nodi piatti già creati in precedenza. Si prendono i due fili che si trovano al centro dei quattro cordoncini in lavorazione e si portano sopra ai nodi piatti già formati (afferrarli è un’impresa abbastanza complessa, per cui si consiglia l’uso di un uncinetto). Una volta presi, si dovrà arrotolare “la pallina” verso l’alto. Per fermare il lavoro si potrà eseguire un altro nodo piatto e in questo modo si sarà ottenuta la caratteristica perla. Un delizia per gli occhi e una raffinatezza davvero fuori dal comune.

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9/9 Consigli

  • Esercitatevi partendo innanzitutto dai nodi semplici

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