Come realizzare il nodo savoia

1/6 – Introduzione

Saper realizzare alcuni nodi fondamentali può essere utile in molte occasioni. Uno dei conosciuti è il nodo savoia, che fa parte dei cosiddetti “nodi di arresto”. È piuttosto veloce da eseguire e si scioglie abbastanza agevolmente. Esso ha la forma di un “otto” e risulta essere comodo perché non stringe eccessivamente e non logora il cavo. Il nodo savoia può essere realizzato con qualsiasi tipo di materiale, anche se può presentare alcuni problemi se realizzato con corde elastiche. È un nodo che ha una buona tenuta sotto carico, ma presenta problemi su sollecitazioni cicliche. È particolarmente indicato come modo d’arresto su cime di grosso diametro. Vediamo quindi, nella guida che segue, come realizzare questa tipologia di nodo.

2/6 Occorrente

  • Corda

3/6 – Formate un occhiello

Solitamente si utilizza il nodo savoia per evitare che le cime si sfilino dai bozzelli, come appesantimento per le cime da lancio, nella nautica, oppure per collegare la corda all’imbragatura o per manovre di assicurazione, in alpinismo. Può anche essere utilizzato per unire due corde o addirittura due capi della stessa cima. Per realizzare, al meglio, questo nodo, è bene prima calcolare la corretta lunghezza della cima da lasciare libera. Come prima cosa prendete la corda e formate un occhiello con il corrente (il filo che si muove) che passa dietro al dormiente (ovvero il filo fermo). Portate adesso il corrente in avanti ed incrociatelo all’indietro sopra il dormiente.

4/6 – Tirate in sù il corrente

Se le procedure sono state realizzate in modo corretto, potrete intravedere la forma di un otto già nell’esecuzione. Procedendo in questo modo portate il corrente al centro dell’occhiello. Tirando in sù il corrente si potrà vedere che si formerà una vera e propria figura di “otto”. A questo punto, dopo avere controllato bene i passaggi, dovrete stringere il nodo in questa maniera: tirando per bene l’estremità del corrente.

5/6 – Mantenete il dormiente fermo

Il corrente dovrà essere abbondante per evitare che il nodo si possa sciogliere, altrimenti si rischierà che si snodi facilmente, perdendo la sua utilità. Quando viene tirato il nodo, si dovrà tirare il corrente e nello stesso tempo si dovrà mantenere il dormiente fermo con l’altra mano. Dovrà necessariamente essere attaccato da qualche parte per poterlo tenere fermo. La maggior parte delle scotte, delle dritte e dei ricci che si trovano in una vela sono fermati da un nodo da bloccaggio come appunto il nodo ad otto, resistente ma facile da sciogliere per ogni emergenza o manovra rapida. Buon lavoro.

6/6 Consigli

  • La maggior parte delle scotte, delle dritte e dei ricci che si trovano in una vela sono fermati da un nodo da bloccaggio come appunto il nodo ad otto, resistente ma facile da sciogliere per ogni emergenza o manovra rapida.

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