Come realizzare un finto gesso per il braccio

1/7 – Introduzione

Anche quando il tempo di carnevale è oramai trascorso da un pezzo, ci sono sempre i più burloni e tutti quelli che amano fare gli scherzi goliardici e che magari avranno ancora una certa voglia di stupire e, perché no, far preoccupare gli amici e i conoscenti con uno scherzo abbastanza fuori dal comune. Se è vero che a carnevale ogni scherzo vale, allora potremo anche realizzare un bellissimo e realistico gesso finto per il braccio, fingendo così di aver subito un infortunio più o meno grave. In questo caso, però, dobbiamo tenere presente che lo scherzo è bello finché dura poco, e che in determinate situazioni e contesti, potrebbe apparire di cattivo gusto scherzare e giocare in questo modo. Ad ogni modo, si tratta di uno scherzetto che è possibile mettere in pratica abbastanza facilmente, utilizzando dei materiali facilmente reperibili. Vediamo allora, attraverso i passi della seguente guida, come realizzare un finto gesso per il braccio.

2/7 Occorrente

  • Polvere di gesso
  • Spugna o panni da cucina
  • Nastro adesivo
  • Carta e cartoncino
  • Colla vinilica
  • Paglietta da cucina

3/7 – Metodo del gesso vero

Innanzitutto c’è da dire che esistono diverse metodologie per poter realizzare un gesso finto, ma che non sembri tale. Il primo metodo consiste nel creare un gesso “vero”, senza avere la fastidiosa controindicazione della rottura dell’arto. Questa tecnica a prima vista potrebbe sembrare abbastanza complicata da mettere in pratica, ma ingessare un braccio è in realtà una procedura molto semplice, soprattutto se quest’ultimo non è veramente rotto. Partiamo quindi avvolgendo il braccio con delle spugne abbastanza morbide e traspirante, onde evitare che il braccio possa sudare eccessivamente; in alternativa alla spugna, è possibile utilizzare anche dei panni che solitamente vengono impiegati in cucina: avvolgiamoli tutt’intorno al braccio, in maniera tale che non risultino troppo stretti, quindi fissiamoli saldamente con del nastro adesivo in modo che non si aprano. Creiamo adesso il gesso vero e proprio, mescolando della polvere di gesso con l’acqua, facendo in modo che questa miscela risulti non troppo liquida altrimenti i tempi di asciugatura potrebbero essere eccessivamente lunghi. A questo punto, immergiamo delle normali bende (o delle garze) nella miscela e, una volta che saranno ben impregnate, cominciamo ad avvolgerle intorno al braccio. Creiamo ora uno strato spesso pochi millimetri, in modo tale da non rendere l’operazione troppo lunga e impegnativa ma che, allo stesso tempo, non sembri tutto finto. Questa tecnica, pur essendo un po’ più impegnativa, garantirà senza dubbio il risultato migliore.

4/7 – Metodo della cartapesta

Una seconda tecnica, decisamente più artigianale rispetto alla precedente, consiste nell’utilizzo di uno dei materiali preferiti dai bambini, ovvero la cartapesta. Così come descritto nel passo precedente, cominciamo avvolgendo il braccio, ma questa volta con del cartone o del cartoncino, o comunque con un materiale flessibile ma, allo stesso tempo anche abbastanza rigido da fungere da supporto. Uniamo quindi i vari fogli e colleghiamoli saldamente utilizzando anche in questo caso del nastro adesivo. A questo punto, armiamoci di colla vinilica e di vecchi fogli di giornale, che andremo a sovrapporre, strato dopo strato, sulla base in cartoncino che abbiamo appena avvolto intorno al braccio. In questo caso, dobbiamo tenere presente che il segreto della buona riuscita della cartapesta sta in un buon bilanciamento tra i diversi materiali: la carta di giornale deve essere abbastanza piena di colla vinilica, in modo tale da formare uno strato solido e compatto una volta che si sarà asciugata; tuttavia, quest’ultima non dovrà essere neanche troppa, altrimenti il risultato finale risulterà grezzo e poco simile a quello che è un gesso vero, oltre al fatto che si sentirà parecchio l’odore. Una volta che sarà completamente asciutto, questo strato risulterà davvero simile al gesso vero. L’unico problema della tecnica appena descritta è che il colore finale risulterà essere grigiastro, ma è possibile ovviare facilmente al problema colorando il “braccio ingessato con un po’ di vernice bianca, oppure con delle normali tempere, in modo tale che si possa ottenere un risultato quasi perfetto.

5/7 – Applicazione della paglietta

Sia che si utilizzi la tecnica del gesso vero, sia quello della cartapesta, una volta che il lavoro è terminato, ovvero quando il finto gesso sembra veramente uguale o molto simile a quello vero, sarà possibile applicare il tocco finale: con l’aiuto di una paglietta da cucina, grattiamo leggermente la superficie del finto gesso, ma soltanto in alcuni punti. In questa circostanza, però, bisognerà procedere con estrema delicatezza poiché in questo modo il colore bianco applicato verrà parzialmente grattato via, facendo apparire nuovamente il grigio al di sotto in alcuni punti, dando al finto gesso un effetto usurato, facendolo apparire proprio come quello autentico. Armiamoci infine di matite, penne e pennarelli per scrivere le firme e le frasi degli amici, le quali non possono assolutamente mancare su qualsiasi ingessatura che si rispetti.

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7/7 Consigli

  • Non esagerare con l’imbottitura

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