Come realizzare un pergolato per kiwi

1/6 – Introduzione

Questa importantissima pianta da frutto è balzata in primo piano solo nel 1970 per le elevate proprietà salutari dell’originale frutto. Il nome “kiwi” è originario della Nuova Zelanda, dove la pianta fu coltivata per la prima volta su scala industriale. Oggi l’Italia è una delle maggiori produttrici mondiali. Si tratta di una pianta sarmentosa, con lunghi tralci e si pota drasticamente ogni anno in modo simile alla vite. Si presta molto bene come pianta ornamentale per coprire muri o pergolati. In questa guida vedremo come realizzare un pergolato per sostenere la pianta e rendere più facile la raccolta dei frutti.

2/6 Occorrente

  • Pali di legno (bambù, castagno, pallet)
  • cavi in metallo
  • chiodi o viti lunghe
  • scavabuchi o vanga
  • machete o accetta

3/6 – Proteggere la pianta con i teli

Oltre a costituire un simpatico posto per godere di un certo relax, il pergolato è un elemento molto ornamentale che si addice solo a terrazze di una certa superficie. Se abbiamo deciso di sistemare su di esso una pianta di kiwi è importante sapere che è un rampicante, quindi necessita di un sostegno per crescere e fruttificare. Questo gli può essere garantito sia posizionandola a ridosso di un muro, sia costruendo una pergola appositamente per lei. Un altro aspetto importante sta nel fatto che questa pianta si comporta grosso modo come gli agrumi, predilige luoghi assolati e teme il gelo quindi sarà necessario scegliere il posto per la dimora tenendo conto che occorrerà proteggerla con teli durante l’inverno. L’ultima peculiarità, ma non meno importante, sta nel fatto che affinché la pianta femminile fruttifichi, è necessaria la presenza di almeno una pianta maschile impollinatrice ogni 3 – 4 piante femminili.

4/6 – Scegliere il materiale per il pergolato

Per costruire una pergola, possiamo optare per diversi materiali: poiché il kiwi non è una pianta particolarmente pesante e non avremo la scelta obbligata del metallo, possiamo usare anche il legno, magari anche quello di recupero, come canne di castagno, bambù e pallet. Per la volta possiamo scegliere di utilizzare sempre del legno o di optare per dei cavi di metallo. Partiamo innanzi tutto dal valutare la lunghezza e l’altezza del pergolato in base al numero di piante da mettere a dimora ed alla distanza tra una pianta e l’altra. Una volta progettato l’ingombro potremo procedere con il lavorare i pali che formeranno il telaio. Per farlo utilizziamo un machete o un’accetta cercando di creare un incavo sull’estremità superiore del palo. Scaviamo, adesso, dei buchi per circa una cinquantina di centimetri ed inseriamo i pali: successivamente, compattiamo il terreno circostante bagnandolo e pressandolo.

5/6 – Mettere a dimora le piante

Ora possiamo continuare la nostra costruzione posizionando i pali superiori, ancoriamoli con l’ausilio di chiodi o viti molto lunghe. Una volta terminato questo lavoro e deciso se utilizzare cavi o pali sottili, potremo terminare l’opera attaccando al telaio dei sostegni intermedi che creeranno una “rete” di sostegno. Ora basterà solo mettere a dimora le piante.

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