Come Realizzare Un Tappeto Con Le Lenzuola Riciclate

1/9 – Introduzione

Tutte le lenzuola, con il passar tempo, tendono a logorarsi, mostrando i classici segni di deterioramento: buchi, fragilità, perdita di colore e di elasticità. Cosa fare con questi vecchi tessuti? La risposta più immediata potrebbe sembrare quella di gettarli tuttavia, chi sa ottimizzare le risorse, intuisce che il riciclo creativo è un’alternativa possibile. Le lenzuola comuni sono spesso realizzate in flanella o cotone 100%, stoffe idonee alla detersione di qualsiasi ambiente, pertanto possono essere ritagliate e convertite in panni: quelli in cotone puliscono a fondo, quelli in flanella, invece, sono voraci cacciatori di polvere. Oltre all’impiego suddetto, esistono poi metodi originali per riutilizzarle, sia nel campo della bigiotteria handmade che in quello della realizzazione di schermi per proiettori. Non basta? Allora considerate che possono essere convertite in abiti di carnevale, cuscinetti per animali domestici e persino zerbini scendidoccia o scendiletto. All’interno di questa guida ci focalizzeremo proprio su quest’ultimo particolare impiego e vedremo assieme come realizzare un tappeto con le lenzuola riciclate.

2/9 Occorrente

  • lenzuola riciclate
  • cordicella
  • Colla a caldo
  • Ago e filo
  • Metro e gesso da sarta
  • Forbici
  • Colla per tessuti (tecnica ibrida)

3/9 – Tratteggiare e ritagliare il tessuto

Iniziate il lavoro procurandovi tutto il materiale necessario: vi occorreranno almeno un paio di lenzuola matrimoniali, delle forbici, un gessetto ed un metro da sarta. Una volta ottenuto l’occorrente, procedete come segue: prendete le lenzuola, stendetele su un ampio piano d’appoggio (vanno bene sia il tavolo che il pavimento) e disegnate su di esse delle linee parallele ed equidistanti. Le linee vanno segnate verticalmente e, tra di esse, deve formarsi uno spazio di 7 cm. Dopo tale suddivisione, ritagliate il tessuto lungo i tratteggi e ricavatene delle strisce. Non fatene un problema se non verranno tutte perfettamente identiche, minime inesattezze sono comunque accettabili.

4/9 – Annodare le strisce

Dopo aver ritagliato le strisce, prendetene tre, stendetele sul tavolo annodatele o cucitele da un capo. Tramite spago o nastro adesivo, ancorate questo nodo al pomello di una sedia e annodate le tre strisce al fine di ricavarne una lunga treccia. Per effettuare bene questo lavoro, dovrete procedere con lentezza, allontanandovi progressivamente dalla sedia. Potete eseguire il passaggio da soli o farvi aiutare da qualcuno, che oltre a tenere il peso della treccia in formazione, si assicuri che questa abbia un decorso regolare. Se infatti stringete troppo in un punto o troppo poco nell’altro, il risultato finale sarà irregolare, con antiestetiche strozzature nella trama.

5/9 – Realizzare numerose trecce

Realizzate tutte le trecce possibili con il tessuto a vostra disposizione, non sarete comunque obbligati, alla fine, ad includerle nel tappeto. Quest’ultimo, infatti, avrà le dimensioni da voi desiderate, lo vedrete crescere sotto le vostre mani e potrete quindi decidere di renderlo più o meno ampio. Per questo tipo di lavoro potrete utilizzare qualsiasi tipo di lenzuola, anche di colori, ampiezza o filati dissimili tra loro.

6/9 – Creare il centro del tappeto

In questa fase dovrete invece creare il centro del vostro tappeto: prendete una treccia ed annodatela su se stessa, creando una sorta spirale. Per tenere stabile la struttura in formazione, potete fermarla con della colla a caldo (metodo rapido) o con ago e filo (metodo lento). Impiegando la colla a caldo, la spirale da voi creata avrà una base rigida ed una superficie soffice. Lo zerbino così realizzato potrà essere lavato soltanto in acqua fredda. Se invece deciderete di fermare la vostra spirale con punti in cotone, il risultato finale sarà più professionale e potrete lavare il tappeto anche in lavatrice ad alte temperature. Attenzione, però, ad utilizzare sempre protezioni adeguate: guanti per la pistola a caldo e ditali per il cucito.

7/9 – Aggiungere le trecce

A questo punto avrete il vostro centro, attorno al quale non dovrete fare altro che annodare le trecce precedentemente realizzate. Ancora una volta, scegliete voi stessi se procedere impiegando collanti o filo. Durante questa fase, avrete il pieno controllo delle dimensioni del vostro tappeto, poiché cresceranno progressivamente ad ogni giro di tessuto. Grazie a questo metodo, potrete realizzare zerbini dalle dimensioni contenute, per poggiare vasetti o minuteria, ma anche grandi stuoie, sia da interni che da esterni. Inoltre, data la versatilità delle lenzuola e la semplicità di questa tecnica di riciclo creativo, potrete realizzare tappeti anche per la cuccia dei vostri amici a 4 zampe.

8/9 – Chiudere il tappeto ed utilizzare

Raggiunto il diametro ideale, fermate il capo finale con il metodo impiegato durante tutta la fase di elongazione. Il risultato sarà una trama molto elaborata che renderà il vostro tappeto estremamente robusto e resistente. Impiegare i collanti abbatte i tempi di creazione e determina una struttura meno incline allo scivolamento, poiché la colla a caldo, quando solidifica, somiglia alla plastica. Utilizzare ago e filo, invece, rende il lavoro più pulito e leggero, tuttavia la stuoia ottenuta tende a scivolare e non è quindi adatta a qualsiasi pavimentazione. Esiste inoltre una tecnica ibrida, che prevede l’impiego di colla per tessuti, facile da stendere, leggera e lavabile, tuttavia incrementa il costo del tappeto e richiede tempi di asciugatura non inferiori alle 10 ore.

9/9 Consigli

  • Acquistate solo pistole a caldo che eroghino colle a bassa temperatura per non correre il rischio di scottarvi
  • Utilizzate la tecnica dell’ago e del filo per ottenere tappeti duraturi

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