Innanzitutto è necessario asportare completamente lo strato di ferro ossidato. Per fare questo, sarà preferibile utilizzare strumenti differenti a seconda della quantità di ruggine presente e dell'ampiezza della superficie da trattare.
Se si stanno trattando piccoli oggetti, come utensili da lavoro o suppellettili, è sufficiente munirsi di comune carta vetrata, preferibilmente a grana grossa, per effettuare una carteggiatura. L'inconveniente di questo metodo, altrimenti pratico e veloce, consiste nel rischio di segnare il ferro e inciderlo con rigature poco estetiche.
Una soluzione alternativa per ovviare a questo problema, è l'utilizzo di preparati chimici specifici, come ad esempio il cloruro stannoso, reperibile presso il proprio ferramenta di fiducia. Il cloruro stannoso è un composto chimico da diluire in acqua tiepida, in cui poi immergere gli utensili da pulire. Essi andranno lasciati in immersione per circa 15 minuti, dopodichè si procederà a rimuovere i depositi di ruggine con un pennello. Va precisato che il cloruro stannoso è un composto molto irritante, perciò si consiglia di indossare guanti e mascherina durante l'operazione.
Per chi preferisse una soluzione più naturale e meno nociva, si possono raggiungere dei buoni risultati mescolando succo di limone con sale fino, e procedendo a strofinare il composto su tutta la superficie da smacchiare. Il composto agisce in circa mezz'ora, dopodichè è possibile risciacquare e rimuovere gli eventuali depositi con un pennello.
Naturalmente, per intervenire su superfici più ampie come cancelli o ringhiere, i metodi descritti precedentemente non sono attuabili. Bisogna perciò effettuare un'azione abrasiva manuale. Spesso la carta vetrata non è sufficiente, ed è necessario servirsi di un trapano dotato di una spazzola metallica rotante, la quale non solo velocizzerà il lavoro, ma non causerà danni estetici, lasciando la superficie trattata liscia e lucida.