Come rimuovere una bruciatura dal tappeto

1/9 – Introduzione

Quando si acquista un nuovo tappeto per il soggiorno o la camera da letto, il desiderio è quello che questo possa mantenersi perfettamente intonso, perfetto e come nuovo per sempre. Certo i primi tempi sarà così, anche perché si tenderà a fare molta attenzione a non far cadere neanche una briciola o un goccio d’acqua. Tuttavia, col passare del tempo è naturale iniziare a vivere con maggior “rilassatezza”, come è giusto che sia, prestando sempre meno attenzione ai dettagli. Può capitare, dunque, che senza volerlo il tappeto possa macchiarsi o addirittura bruciarsi. Non è raro, infatti, incorrere in qualche piccola bruciatura, specie se si è fumatori o se il tappeto è posizionato in cucina o nella sala stiro dove è presente, appunto, il ferro da stiro. Non bisogna però scoraggiarsi perché, specie per i casi meno gravi, una soluzione per rimuovere (o quantomeno mascherare il più possibile) la bruciatura dal nostro tappeto c’è e non è neanche difficile da mettere in pratica. Vediamo allora come fare.

2/9 Occorrente

  • patata cruda
  • aceto bianco
  • panno pulito
  • sapone di marsiglia
  • pinzette
  • forbicine ricurve
  • pettinino a denti stretti
  • carta abrasiva a grana fine
  • rasoio da barba
  • colla trasparente per tessuti
  • tessuto sostitutivo
  • feltro

3/9 – Analisi del danno

La prima cosa da fare sarà valutare l’entità del danno: l’ampiezza della superficie bruciata e anche la profondità della bruciatura. Casi troppo estesi e molto profondi, dove in pratica il tessuto del tappeto risulti completamente bucato, potrebbero richiedere l’intervento di professionisti, sempre che valga la pena spendere soldi per la riparazione. Nel caso di tappeti costosi, magari di fattura orientale, o persino antichi, sarà assolutamente indispensabile affidarsi a mani esperte per non rischiare di peggiorare ulteriormente ed in maniera irreparabile il danno già causato. Negli altri casi, invece, un intervento fai da te potrebbe tornarci utile, quantomeno per mitigare la situazione. I casi più comuni sono le piccole bruciature di sigaretta, frequenti sui tappeti del soggiorno dove si ricevono ospiti o ci si rilassa fumando una sigaretta. Anche il tappeto della cucina può essere soggetto a piccoli danni da bruciatura, poiché posizionato vicino ai fornelli dove può capitare che schizzi dell’olio bollente o altre piccole particelle incandescenti.

4/9 – Applicazione dell’aceto

Il primo tentativo che possiamo fare è quello di ricorrere a dei metodi “naturali” ed antichi. Dovrete procurarvi una patata cruda, tagliarne una fetta e strofinarla energicamente sulla macchia causata dalla bruciatura. Subito dopo, bagnate una pezza pulita con dell’aceto bianco, dal forte potere ammorbidente e sbiancante, e posizionatela sopra la bruciatura lasciando agire l’impacco per qualche minuto. Questo sistema è opportuno solo se la bruciatura è stata appena causata, mentre non risulterebbe molto valido su bruciature vecchie e piuttosto gravi. Nel caso abbiate ottenuto un discreto risultato ma si notassero ancora delle puntine annerite, provate a strofinarle con del sapone di marsiglia, una vera panacea per le pulizie di casa. Risciacquate dopo non più di 10 minuti, per evitare che il sapone si incrosti.

5/9 – Rimozione della macchia

Nel caso di un tappeto a pelo corto, utilizzate un comune rasoio da barba per rimuovere, delicatamente, la parte bruciacchiata. Nel caso, invece, il vostro tappeto fosse a “pelo lungo”, potreste cercare di mimetizzare il danno rimuovendo una per una le fibre bruciate. Armatevi di una pinzetta, delle forbicine ricurve e molta pazienza. Siate delicati e cercate di rimuovere solo le fibre bruciate e, soprattutto, solo le parti annerite. Non dovrete, infatti, rimuovere l’intera fibra se fosse bruciata solo per metà, ma tagliarla fino ad eliminare la parte scura. A fine lavoro la bruciatura dovrebbe essere sparita, ma potrebbe notarsi una differenza nella lunghezza delle fibre tra la parte trattata ed il resto del tappeto, così come anche una riduzione della foltezza. Per ovviare a questo problema, dovrete ricorrere ad un piccolo trucchetto. Utilizzando un pettinino a denti stretti, pettinate verso l’alto le fibre della parte trattata, cercando di renderle più sostenute così che appaiano più lunghe. Per rinfoltire, invece, potreste strofinare leggermente un pezzo di carta abrasiva a grana molto sottile sulla parte, in modo da “infeltrirla” leggermente con un buon effetto riempitivo.

6/9 – Trapianto della fibra

Nei casi un po’ più evidenti, potreste ricorrere ad una sorta di “trapianto” di fibre. Con la solita pinzetta ed altrettanta pazienza, rimuovete qualche fibra qua e là dal tappetto nelle parti più nascoste o più folte. Dopo aver eliminato la parte bruciacchiata ed annerita, andate ad “impiantare” le fibre prelevate nel punto ormai scarno. Dovrete stendere, prima di tutto, un velo di colla trasparente per tessuti, senza esagerate ed aiutandovi, magari, con uno stuzzicadenti. A questo punto, adagiate con la pinzetta, una ad una, le fibre prelevate e fatele aderire alla parte. Lasciate asciugare per qualche ora ed infine pettinate molto delicatamente la parte per omogeneizzare le nuove fibre con quelle circostanti.

7/9 – Sostituzione della parte

Nei casi più gravi, dove non sarà possibile un “trapianto” di fibre, dovreste ricorrere alla sostituzione dell’intera parte bruciata. Vi converrà tagliare completamente la parte di tappeto rovinata, cercando di lasciare, se possibile, una base su cui far aderire il nuovo tessuto. Procuratevi della stoffa di tappeto il più simile possibile al vostro, specialmente nella tonalità di colore, e ritagliate una sagoma coincidente con quella rimossa dal tappeto bruciato. Velate di colla trasparente per tessuti la parte e adagiateci il nuovo strato, facendo attenzione a farlo aderire perfettamente alla base ed esercitate una forte pressione. Lasciate asciugare ed infine “spazzolate” come da solito per uniformare le fibre. Se invece non avete una base su cui far aderire il nuovo tessuto, dovrete prima di tutto applicare sul fondo del tappeto una sorta di “sotto-tappeto” sottile, magari utilizzando del feltro, ritagliando quindi una “toppa” leggermente più grande, in modo da far aderire i bordi sul fondo utilizzando la solita colla trasparente per tessuti. Lasciate asciugare ed infine procedete come descritto precedentemente.

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9/9 Consigli

  • Se il danno provocato dalla bruciatura fosse, fortunatamente, su un bordo o un’estremità del tappeto, potreste pensare di creare una bordura lungo il bordo che possa coprire la bruciatura, oppure persino “accorciare” il tappeto rimuovendo la striscia dove è localizzata la bruciatura. Rifinite il bordo tagliato con dell’orlo “magico” termoadesivo (da applicare con il ferro da stiro) in modo da evitare che possa “sfilacciarsi”.
  • Nel caso di un tappeto colorato o a fantasia, potreste provare a mimetizzare il danno utilizzando dei colori per tessuto impermeabili e, aiutandovi con un pennellino, dipingere la bruciatura fino a renderla invisibile e/o perfettamente integrata con il motivo del tappeto.
  • Nel caso della sostituzione della parte bruciata, utilizzate sagome regolari, come rettangoli o cerchi, in modo da facilitarvi nel taglio. Infine, utilizzate dei pesi (come grossi libri o vecchie enciclopedie) per mantenere pressata la parte fino alla completa asciugatura della colla.

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