Come riparare la canna fumaria di un camino

1/7 – Introduzione

Ai fortunati possessori di un camino, l’inverno non fa di certo paura. Il calore che un caminetto è in grado di regalare, infatti, non è solo una questione di “temperatura”, ma anche e soprattutto di atmosfera. Passare una piacevole serata con gli amici intorno ad camino, bere una cioccolata calda o leggere un libro con lo scoppiettio della legna che arde è una sensazione che può far addirittura amare l’inverno e il freddo. Tuttavia, come in tutte le belle cose ci sono degli aspetti meno piacevoli da tenere in considerazione, come il deterioramento o il danneggiamento del camino, e in particolar modo della sua canna fumaria, e la sua relativa riparazione e manutenzione. Questi interventi, infatti, possono costare davvero parecchio oltre al fastidio di dover trovare un professionista per la riparazione in tempi brevi che non ci faccia patire il freddo nell’attesa, specie se il camino è l’unica fonte di riscaldamento della camera. Dunque, poter intervenire direttamente, da soli e in totale autonomia, può farci risparmiare un bel po’ ed agire molto più in fretta. Vediamo, dunque, come riparare una canna fumaria, a patto di avere un minimo di pratica di lavoretti e riparazioni fai da te, oltre ad un po’ di attrezzatura specifica che si renderà assolutamente necessaria. Se non la possedete, potreste pensare di affittarla oppure di rivolgervi direttamente a ditte specializzate per l’operazione, fermo restando la vostra migliore comprensione del problema e della procedura che andranno ad utilizzare: in questo modo sarà più difficile imbrogliarvi giocando sulla vostra inesperienza nel settore. La conoscenza è sempre la migliore delle armi, ricordatelo!

2/7 Occorrente

  • tubo in acciaio inox – oppure –
  • manichetta in fibra di vetro o resina termoindurente
  • generatore di vapore ad alta pressione e temperatura

3/7 – Individuare il problema

Innanzitutto, bisognerà individuare precisamente il problema. Un malfunzionamento, infatti, può essere causato da diversi fattori come un cattivo tiraggio, l’uso prolungato di un combustibile non adatto, la presenza di condensa nella struttura e persino una canna fumaria vecchia e deteriorata oppure costruita con materiali scadenti e poco resistenti. Bisognerà, pertanto, provvedere alla sostituzione, parziale o completa, degli elementi che hanno generato il malfunzionamento e di tutti quelli vecchi e deteriorati, preferendo ovviamente modelli e materiali di ultima generazione, di qualità migliore e molto più resistenti. Quando parliamo di resistenza, quindi, dovremo fare riferimento non solo alla semplice durata nel tempo, ma alla resistenza a fattori esterni, come le componenti chimiche prodotte nel processo di combustione, alle varie sollecitazioni, sia di tipo termico che meccanico, ed infine anche alla capacità di sopportare gli interventi di manutenzione e pulizia che andranno effettuate nel corso del tempo.

4/7 – Sostituire il tubo

Le tecniche di intervento possono essere diverse, la più diffusa è senza dubbio la sostituzione del tubo interno alla canna fumaria utilizzandone uno nuovo in acciaio inox. Questo tipo di intervento è particolarmente indicato in caso di condotti verticali oppure irregolari, vista la capacità del tubo in acciaio di adattarsi perfettamente alle pareti della canna fumaria, curvandosi in base al suo andamento e rivestendola perfettamente.

5/7 – Rinforzare la canna

Un altro sistema a cui potremo ricorrere consiste non necessariamente nella sostituzione dei tubi, ma anche nella loro semplice riparazione e rafforzamento (fermo restando che si potrà utilizzare questa tecnica anche in sostituzione del vecchio tubo). Dovremo utilizzare, in questo caso, delle speciali manichette realizzate in composti moderni ed innovativi, come la fibra di vetro o la resina termoindurente. Le manichette in questione, infatti, sono facilmente inseribili, grazie alle loro ridotte dimensioni, nella canna fumaria del camino. Dopo averle inserite, bisognerà far passare al loro interno del vapore ad alta temperatura e a forte pressione, in modo che si espandano e aderiscano completamente alle pareti della canna fumaria del camino. Il loro successivo raffreddamento garantirà un’ottima resistenza nel tempo grazie al processo di vetrificazione propria della loro composizione.

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7/7 Consigli

  • Attenzione alla potenza del proprio camino: in caso il nostro impianto superi i 35KW di potenza, non sarà possibile optare con le manichette termoindurenti.
  • Se scegliete di utilizzare le manichette termoindurenti, tenete presente che la fase di indurimento richiede circa 1-2 ore ed è un processo irreversibile.
  • Fate attenzione ad utilizzare solo prodotti a norma CE. Inoltre, dopo il vostro intervento, dovrete richiedere un’ispezione di sicurezza da parte di ditte autorizzate che verifichino la perfetta funzionalità della canna e che non ci siano pericoli di alcun genere.
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