Come scarificare i semi

1/7 – Introduzione

Chiunque possegga un giardino o un piccolo cortile in cui seminare, per coltivare frutta, verdura, ortaggi, si sarà sicuramente interessato al tema della germinazione, cercando di renderla più veloce e naturale possibile. Questa guida, infatti, fornirà a tutti gli apprendisti giardinieri, a quelli che possiedono un’esperienza più matura ma anche ai cuochi provetti che vogliono controllare la provenienza e l’affidabilità del cibo che preparano, tutte le dritte necessarie, su come imparare a scarificare i semi.

2/7 Occorrente

  • carta vetrata
  • vaso pieno di acqua
  • sacchetto di carta
  • soluzione di acido solforico

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Iniziate, indossando dei guanti da lavoro, necessari per evitare allergie o che i semi vi macchino le mani e il resto del corpo, poi concentratevi sui semi: se li osservate, noterete che alcuni di essi posseggono un guscio molto duro all’esterno, germineranno più facilmente se deciderete di inciderli leggermente prima di piantarli. Proprio in ciò consiste la cosiddetta “scarificazione”, la quale permette ad aria e acqua di penetrare nelle scanalature della superficie, nutrendola e quindi favorendo la germinazione.

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Per scarificare dei semi molto duri come quelli dei piselli odorosi, utilizzare la modalità meccanica che consiste nello strofinarli con della carta vetrata, facendo particolare attenzione a non danneggiare l’embrione; quelli che sono circondati da un frutto o da una bacca, hanno bisogno di un trattamento più deciso: quindi, prima di utilizzare la carta vetrata, dovrete schiacciare il frutto, poi metterlo in un vasetto pieno di acqua ed infine agitarlo; rimuovete poi la polpa e asciugate i semi prima di piantarli o conservarli in un sacchetto di carta.

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Alcuni di questi, prima di germinare, devono essere stimolati ad uscire dal letargo: infatti, moltissime piante originarie dei paesi freddi, non nascono né crescono durante l’inverno e hanno bisogno, perciò, di uno scongelamento artificiale, poiché in natura la loro composizione non permette che si sviluppino durante la lunga stagione. Potete aiutarli, utilizzando la scarificazione chimica, che consiste nell’immergere i semi in una soluzione di acido solforico e poi sciacquarli con acqua tiepida.

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Per i semi meno consistenti, invece, basterà utilizzare la scarificazione fisica: immergeteli in acqua bollente per circa 2 giorni e noterete come il tegumento ne risulterà ammorbidito. Dovrete essere delicati con questo tipo di semi, poiché potrebbero sfaldarsi: agite, quindi, con cautela fino a quando non li avrete completamente immessi nella terra.

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