Come seminare il prato

1/5 – Introduzione

Chi di noi non desidera avere un bel prato verde e rigoglioso, dove passare le giornate con i cari? Il prato infatti oltre ad abbellire la nostra casa, è capace di donare serenità e senso di naturalezza, aspetti fondamentali per accrescere la qualità della vita. In questa guida mostreremo in pochi e semplici passi come seminare il prato in modo da avere uno splendido tappeto verde, da fare invidia perfino alle tanto blasonate country houses inglesi.

2/5 – Il terreno

Se sul terreno è presente ancora il vecchio prato, occorre estirparlo completamente, ed insieme ad esso le eventuali essenze infestanti che si sono andate formando nel tempo. A tal scopo una valida soluzione è l’uso di un diserbante sistemico da utilizzare almeno due settimane prima della nuova semina. Questo sarà in grado di eliminare completamente gli apparati radicali ancora vegeti nel terreno. Anche altri residui inorganici come scarti di muratura, rocce affioranti e ceppi di alberi ormai tagliati devono essere accuratamente rimossi. Il manto erboso gradisce un ph del terreno sostanzialmente neutro, pertanto l’ideale sarebbe far fare delle analisi chimico fisiche in laboratori specializzati per individuare il ph del vostro terreno di base. Se dalle analisi risulta un terreno piuttosto acido (ph inferiore a 5) occorre spargere una sostanza basica che lo neutralizzi.

3/5 – Il rullaggio del terreno

Concluse le operazioni preliminari e fresato il terreno per aerarlo, occorre dunque rullarlo. A tal scopo sono disponibili nei centri specializzati dei piccoli rulli trainati a mano che ben si prestano all’utilizzo nei piccoli prati. Tale operazione dev’essere eseguita più volte incrociando la direzione di passaggio in modo da ottenere una superficie quanto più regolare possibile e con delle zolle frantumate in piccole dimensioni.

4/5 – La scelta di semenza

La scelta del tipo di semenza dipende fondamentalmente dal clima della zona in cui si dovrà andare a realizzare il prato. In commercio si trovano 5-6 varietà, diversificate anche in baso all’uso del prato stesso, ovvero se calpestabile oppure ornamentale. Resta scontato il discorso relativo alla qualità dei semi, fondamentale per non ritrovarsi chiazze vuote nel vostro giardino.

5/5 – La rastrellatura

Operazione finale è la rastrellatura del terreno. Infatti il seme appena gettato dev’essere ricoperto da un sottile strato di terra, il quale favorisce l’uniformità delle nascite e dunque della tessitura del manto erboso. Per consentire una crescita regolare, almeno fin quando lo stelo erboso non sarà alto almeno due centimetri, il terreno deve essere sempre costantemente umidificato attraverso regolari irrigazioni.

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