Come sostituire un interruttore nell’impianto elettrico di casa

1/4 – Introduzione

Se nella propria abitazione si ha realizzato da pochissimo tempo un impianto elettrico secondo le normative vigenti, cambiare una presa o un interruttore è molto più semplice, dal momento che è possibile intervenire singolarmente su qualsiasi parte da riparare, senza procedere ad abbassare necessariamente la leva generale. Questo è consentito grazie all’apposita pulsantiera situata in prossimità del contatore, che di fatto seziona le luci e gli interruttori a seconda di ogni singola stanza. Nei passi successivi di questa guida, andremo a vedere nello specifico, come è possibile sostituire un interruttore nell’impianto elettrico di casa.

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Un interruttore è generalmente ad incasso, per cui è necessario asportare prima la mascherina di abbellimento, che può essere realizzata in plastica, in ottone o in ceramica. Successivamente si trova la flangia di plastica di colore nero, ai cui lati sono presenti due viti. Svitando queste ultime, si riesce ad estrarla fuori con tutti quanti i fili connessi. Per precauzione, è preferibile non fidarsi della corrente elettrica, ed abbassare il contatore generale, in modo da poter toccare i fili con le mani senza alcun timore.

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Per rimuovere l’interruttore che potrebbe essere rimasto bloccato, oppure non presenta più uno scatto necessario per accendere e per spegnere le luci, è sufficiente svitare le piccole viti che si trovano sul retro, e precisamente il positivo, il neutro ed il negativo. Una volta che sono stati asportati tutti e tre i fili in questione, si ha la possibilità di tirare completamente fuori dal muro l’intera flangia. Pertanto, risulterà agevole rimuovere il vecchio interruttore, inserendo quello nuovo. Giunti a questo punto, nello stesso ordine e nella posizione di partenza, è necessario avvitare nuovamente i fili corrispondenti al negativo, al positivo ed al neutro (collocato al centro), dopodiché si deve incastrare la flangia nel muro, per poi fissarla definitivamente con le sue viti originali, fino a farla aderire completamente sulla parete. Per terminare questa operazione, tramite le dita è necessario fare scattare la mascherina nella sua calettatura, ed il lavoro è stato portato a termine.

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Nel caso in cui l’interruttore da sostituire dovesse essere di tipo doppio (ossia un commutatore), l’operazione è la medesima per quanto concerne la posizione dei tre fili fondamentali. Tuttavia nel momento in cui si deve far funzionare l’interruttore in modo singolo, ad esempio per accendere tre lampade alla volta al soffitto, occorre comportarsi in modo diverso. Infatti, in questo caso il collegamento deve avvenire tramite dei fili che servono a realizzare il cosiddetto “ponte”. Questa struttura serve a fare in modo che ad ogni scatto venga interrotto il circuito elettrico, per far agire l’altro e viceversa. Tramite questi metodi e grazie ad un impianto elettrico di casa adeguato e sicuro al 100%, procedere alla sostituzione di un interruttore del primo o del secondo tipo non è affatto un qualcosa di particolarmente difficile, come si deduce da quello che abbiamo descritto in questa guida.

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