Come Staccare Le Stampe Dai Vecchi Supporti

1/5 – Introduzione

Qualche tempo fa era molto diffusa l’abitudine di incollare le stampe su diversi supporti come: la tela, il cartone, il cartoncino, il legno, il vetro. Era un modo per dare più protezione alle opere delicate e per consentire la loro consultazione. Però, i materiali che venivano utilizzati arrecavano danni; infatti, le stampe si deterioravano, si ingiallivano e si facevano delle stropicciature. Leggendo questo tutorial si possono avere alcuni utili consigli e delle corrette informazioni su come è possibile staccare le stampe da vecchi supporti, senza recare danno all’immagine.

2/5 Occorrente

  • 1 bisturi
  • 1 soluzione di Metilcellulosa
  • acqua e aceto
  • nebulizzatore

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Un primo metodo che si può utilizzare è del distacco filo per filo. Si deve cercare di staccare la tela in un punto marginale; se il distacco è netto e preciso si può girare la stampa. In questo caso l’illustrazione deve stare verso il piano di lavoro, poi si afferra e si tira la stoffa tenendo ferma la stampa. La forza dello strappo deve essere uniforme, cioè non bisogna fare movimenti improvvisi. Dopo che è stato ultimato questo procedimento, il retro della stampa rivela antichi rattoppi che sono stati realizzati con carta grossa. Per fare un lavoro preciso e duraturo nel tempo, bisogna togliere i rattoppi utilizzando una soluzione di metilcellulosa e poi sostituirli con quelli nuovi.

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Un altro metodo è quello di sfoderare la stampa a secco. Questo procedimento consiste nell’asportare il supporto con un bisturi; bisogna assottigliarlo fino a quando non si arriva allo strato della colla. Questa metodologia è utilizzata raramente; infatti, è consigliabile il procedimento filo per filo. Se si nota che il supporto è abbastanza delicato è opportuno optare per i metodi semi-umidi: l’umidificazione a freddo e l’uso degli enzimi

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L’umidificazione a freddo avviene con nebulizzazione, utilizzando gli ultrasuoni nel verso dell’opera. Se la colla è sensibile al calore si può usare l’umidificazione a caldo. L’utilizzo degli enzimi, invece, avviene tramite lo spargimento di un gel di metilcellulosa; esso consente di staccare il supporto molto lentamente. Se si sceglie questo metodo bisogna prestare molta attenzione; infatti, alla fine del procedimento si deve sciacquare la stampa oppure fare impacchi di acqua e aceto. Se il risciacquo non è fatto correttamente gli enzimi possono rovinare l’oggetto. Dopo il risciacquo si deve spianare la stampa per evitare la formazione di onde o grinze e poi farla asciugare. Adesso la stampa è pronta per essere inserita in un nuovo supporto.

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