Come usare un calibro ventesimale

1/6 – Introduzione

Il calibro sarà lo strumento protagonista di questa guida. Come avrete compreso tramite la lettura del titolo stesso della nostra guida, ora andremo a spiegarvi, lungo questi tre passi, come riuscire a usare un calibro ventesimale. Incominciamo le nostre argomentazioni sull’utilizzo di questo strumento, iniziando da un ragionamento chiaro sullo strumento stesso.
Il calibro è uno strumento professionale, principalmente utilizzato nell’ingegneria meccanica, che viene impiegato per effettuare precise misurazioni delle tre dimensioni spaziali: altezza, larghezza e profondità. Esistono diverse versioni del calibro, le cui due più diffuse sono: il calibro di Vernier, con la tipica forma a compasso, e il calibro di Palmer, o ventesimale, chiamato anche micrometro.

2/6 Occorrente

  • Calibro ventesimale
  • Oggetto da misurare

3/6 – La scala

Il primo aspetto che dovrete andare a prendere in considerazione sarà il fatto che, nel momento in cui il calibro è chiuso, lo zero indicato nel cursore mobile coincide perfettamente con lo zero posizionato nella scala fissa graduata. Il valore 10 sul nonio (così riportato per semplicità di lettura, dato che corrisponde alla ventesima parte) corrisponde a 19 mm nella scala graduata fissa. Come detto in precedenza, lo strumento è molto preciso, ed è facile compiere errori, anche millimetrici; ricordatevi questo punto, per poi arrivare alla misurazione precisa dell’oggetto.

4/6 – L’annotazione della misura millimetrica

Una volta che sarete arrivati fino a questo punto, dovrete procedere attraverso l’annotazione della misura millimetrica, che è presente nella scala fissa, che viene indicata nella tacca posizionata prima dello zero nel cursore mobile. Per poter riuscire a ricavare i millesimi di millimetro, dovrete cercare la prima tacca del nonio che viene a coincidere esattamente con una qualsiasi tacca della scala graduata fissa (che reca la misurazione millimetrica). State bene attenti in quanto per stimare una corretta misurazione occorre pazienza, precisione e tanta professionalità. La cifra corrispondente alla tacca del nonio deve essere addizionata alla prima cifra che avete annotato (quella individuata nella scala fissa). 0,05 millimetri è la sensibilità del calibro ventesimale, che dovrete aggiungere al risultato dell’addizione.

5/6 – I calcoli

Ora, arrivati al passo conclusivo della nostra guida, dovremo andare a esporre un esempio specifico di misurazione, con tutti i calcoli necessari per poter giungere a delle conclusioni che siano definitive.
Se la cifra indicata sulla scala fissa è di 29 mm e la cifra corrispondente alla tacca del nonio coincidente con una qualunque tacca della scala fissa è di 0,70 mm, si dovrà eseguire il seguente procedimento: 29+0,70=29,70 mm. A tale risultato bisognerà considerare un possibile errore, derivato dalla misurazione che oscillerà tra +/-0,05 mm. La misura finale, quindi, sarà: 29,70+/-0,05 mm.
Per concludere questa guida particolarmente interessante, vorrei consigliarvi una prosecuzione della vostra attività informativa su questa tematica, magari attraverso la lettura di questo link: http://www.galileo.fr.it/marc/varie/calibro_ventesimale/calibro_ventesimale.htm.

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