Come utilizzare la pietra focaia

1/7 – Introduzione

La pietra focaia vede l’inizio del suo utilizzo nell’era preistorica. L’uomo scopre la natura di alcune pietre particolari (quarzite, selce e pirite contenente ferro) che, sfregate tra loro creano quelle scintille luminose che cadono su foglie e rami secchi danno vita al fuoco. L’evoluzione ci ha ormai portati ad avere il fuoco a portata di mano, questo però non ci vieta di provare l’esperienza atavica di creare il fuoco con una pietra focaia come i nostri antenati preistorici. Il campeggio è certamente la situazione ideale per provare questa tecnica. Se non avete idea di come utilizzare una pietra focaia vi basterà seguire questa guida per scoprire come utilizzare la pietra focaia e lasciare i vostri compagni di tenda a bocca aperta!

2/7 Occorrente

  • Pietra focaia
  • Acciarino
  • Cordicella
  • Char
  • bastoncino di legno
  • base in legno

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Certo è, che sarebbe bello sapersi capaci di accendere un fuoco contando solo sulle proprie forze. Le tecniche sono molteplici ed hanno diversi gradi di difficoltà ma, entriamo nel fuoco vivo della nostra guida e vediamo il primo esempio. Iniziamo preparando una base di legno intagliandovi un solco che servirà da guida per il nostro bastoncino. Poi, dovrete sfregare con vigore la punta del bastoncino nel solco avanti e indietro e, alla fine del solco, dove il bastoncino termina la sua corsa, posizioneremo il nido con l’esca. In questo modo mediante lo sfregamento cercheremo di creare delle braci che spingeremo verso il nido. Nel momento cruciale in cui una scintilla innesca il fuoco nel nido, non vi resta che soffiare delicatamente dal basso verso l’alto per alimentare il vostro fuoco.

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Un altro metodo per dare vita ad un bel fuoco è quello dell’archetto, uno dei metodi più semplici ed efficaci. Vediamo come fare. Muniamoci di un ramoscello verde che sia flessibile ma resistente all’uso della lunghezza di circa 50 cm. Leghiamo alle due estremità una cordicella, in modo da creare un arco. Badate di non tendere troppo la cordicella ma di lasciarla morbida. Ora avvolgiamo la corda intorno ad un bastone resistente e non resinoso, che sia duro e secco. Dovrà essere alto circa 30 cm e dello spessore di 2 cm. Questo sarà il nostro trapano perciò cercate di creare una punta all’estremità che dovrà forare. Dovendo esercitare una certa pressione sul bastone, copritela con una pietra convessa o un guscio per non ferirvi la mano. Posizionate il vostro archetto su una tavola di legno. Sul lato più largo della tavoletta praticate un foro poco profondo, mentre nella parte sottostante ma corrispondente al buco create una scanalatura a forma di V rovesciata. In questo modo riuscirete a raccogliere la polvere prodotta dallo sfregamento nella quale si formerà la vostra scintilla.

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Terminiamo la nostra pratica guida con il metodo più classico e forse più stimolate. La pietra focaia e l’acciarino. Se non disponete di uno char, ovvero un tappetino precedentemente bruciacchiato per mantenere vive le scintille, niente paura! Andrà benissimo anche della corteccia di betulla o un fungo. Adesso afferrate la vostra pietra focaia tra il pollice e l’indice, il bordo deve sporgere di almeno 2 0 3 cm di distanza dalla mano. Posizionatevi e colpite con forza e ripetutamente la pietra focaia con un coltellino in acciaio. Non appena le scintille attecchiranno, soffiate delicatamente per far rinvigorire il vostro fuoco.

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7/7 Consigli

  • Ricordate di utilizzare sempre legna asciutta. Evitate di usare il legno di pino poichè è troppo resinoso, optate per legna di betulla, pioppo o salice
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