Come utilizzare un rifrattometro per il miele

1/8 – Introduzione

In natura esistono prodotti che, una volta raccolti, devono subire dei processi, per poi poter essere messi in commercio. Tra questi prodotti, uno dei più apprezzati è senza dubbio il miele. Esistono dunque una serie di operazioni che sono indispensabili per controllare il prodotto, fin dalla prima fase di raccolta. Pertanto vanno utilizzate delle tecniche che aiutano a stabilire alcuni parametri del miele. Ovviamente ogni metodo necessita di strumenti adatti, affinché tutti i passaggi vengano adeguatamente rispettati. Uno degli strumenti più importanti usati dagli apicoltori è il rifrattometro. Questo oggetto viene utilizzato per controllare i processi e i cambiamenti dello stato del miele, i quali intervengono durante la sua lavorazione. Nella seguente guida spiegheremo dunque come utilizzare un rifrattometro per il miele.

2/8 Occorrente

  • Strumento di misurazione ottica
  • Guanti in lattice

3/8 – Predisporre un metodo scientifico di rilevazione

Conoscere le caratteristiche del miele è molto importante perché da queste è possibile comprendere anche la qualità del prodotto. Soprattutto se si svolge la professione di apicoltore o se ci si dedica all’apicoltura solo per passione, è sempre possibile effettuare delle misurazioni in modo grossolano, ovvero, come si è soliti dire in gergo, “a occhio”. Esiste tuttavia anche un metodo scientifico, molto più appropriato e preciso. Questo metodo, come accennato, prevede l’uso di un rifrattometro/mielometro.
L’aspetto più vantaggioso di questo strumento è che costa poco, è facile da usare, e non fa errori.

4/8 – Misurare la quantità di zucchero nel miele

Il miele, durante la lavorazione, subisce dei controlli. L’operazione si può eseguire con semplici strumenti manuali. Oppure utilizzando quelli più complessi. Ma comunque sempre piuttosto semplici da utilizzare. Questi sono indispensabili per osservare la presenza e il grado di alcuni elementi forniti dal miele. Pertanto essendo una sostanza organica, una volta selezionato può subire delle alterazioni e cambiamenti di stato. Quindi prima di procedere con le lavorazioni successive bisogna accettarsi che il miele sia in ottime condizioni. E ciò sarà possibile adoperando solo un metodo strumentale. Nello specifico, il rifrattometro serve a indagare quanta acqua e quanto zucchero si trovano nel miele. Ovviamente la tecnica strumentale è quella che utilizza lo strumento fondamentale: il rifrattometro. Utilizzarlo è semplicissimo e basta eseguire alcune manovre fin dall’inizio.

5/8 – Misurare la gradazione del miele

La prima cosa da fare è quella di procurarsi un rifrattometro. Quindi attraverso l’utensile si stabilirà la condizione del miele. Il rifrattometro ha una forma molto particolare ed originale. Tranne per qualche modello che differisce di poco soltanto per la dimensione e la grandezza. Osservandolo da vicino, ricorda una lampadina tascabile con delle caratteristiche geometriche che vanno a cambiare il fondo del rifrattometro. Questo funziona attraverso la rifrazione dei liquidi. Ovviamente la misurazione del grado di stabilità del miele viene espressa in gradi. A questo punto per iniziare bisogna preparare lo strumento. Quindi sollevare la piastra inclinabile dove è posto il prisma del rifrattometro. Qui si trovano la vite per eseguire la taratura, il tubo riflettente e l’anello oculare. Quest’ultimo serve per controllare la messa a fuoco.

6/8 – Interpretare il valore medio dei risultati ottenuti

Poggiato il rifrattometro nel miele, si inizia ad effettuare il controllo e le varie misurazioni. Pertanto occorre tenerlo sempre in orizzontale. In questa maniera vengono raccolte delle gocce di miele all’interno del prisma di cui lo strumento si dota. Dopodiché bisogna chiudere la piastra inclinabile. Terminato ciò, si può passare a controllare il grado del miele, mettendo il rifrattometro vicino alla luce, facendo in modo che si leggano i gradi per mezzo dello strumento oculare. A questo punto si può controllare il grado di umidità e la presenza dello zucchero nel miele, valutando ed interpretando nel modo corretto i risultati ottenuti. Tuttavia, per avere un ottimo controllo del miele, occorrerà ripetere questa operazione più volte, in modo da stabilire poi una media delle varie misurazioni, che garantirà l’esatta gradazione e la corretta quantità di zucchero presente nel miele.

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8/8 Consigli

  • Per ottenere un controllo ottimale del miele occorre eseguire più volte l’operazione con il rifrattometro
  • Dopo l’uso è opportuno lavare il rifrattometro, facendo attenzione a non procurare danni ai vari componenti di misurazione. Dopodiché asciugarlo con cura
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