Come verniciare i tubi di ghisa

1/5 – Introduzione

La ghisa (denominata anche fino all’800 “ferraccio”) è una lega composta da un’elevata concentrazione di carbonio e una piccola parte di ferro; solitamente essa è impiagata per le lavorazioni e i trattamenti a caldo dei materiali e oggetti ferrosi. La ghisa è un metallo molto resistente e di lunga durata, perciò è ampiamente adoperata nelle nostre abitazioni: dai pluviali, alle grondaie e radiatori (per indicare solo alcuni degli oggetti più comuni). Stranamente questo metallo è molto utilizzato anche in aree in cui è a diretto contatto con l’acqua, e quindi particolarmente predisposto agli attacchi del nemico più temuto dai metalli: la ruggine. Una verniciatura consente di rallentare la penetrazione dell’acqua, quindi ottenere una completa protezione dagli elementi esterni. A tal proposito, in questo articolo illustrerò come verniciare tubi in ghisa. Continuate a leggere per scoprire come fare! Attenzione: questa è una guida redatta a solo scopo informativo.

2/5 Occorrente

  • Sabbiatrice
  • Prodotti per rimuovere la ruggine
  • Stracci per pulire o spazzole
  • Spazzola metallica
  • Acquaragia
  • Pennello
  • Primer per metalli a base di olio
  • Vernice a olio
  • Dispositivi di sicurezza
  • Vestiti vecchi

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La prima operazione da effettuare consiste nel pulire il tubo in ghisa da polvere, macchie e ruggine. I leggeri depositi di ruggine potete eliminarli adoperando una paglietta di lana di acciaio o, in alternativa, una carta abrasiva a grana grossa prima asciutta e poi inumidita con dell’acquaragia. Se, invece, è presente della ruggine difficile da rimuovere e aree “tarlate” dalla corrosione, dovete necessariamente impiegare una spazzola metallica; invece, per le zone più corrose, occorreranno delle spazzole metalliche circolari ed a tazza, installate su un trapano elettrico (in alternativa potete optare per l’impiego di una sabbiatrice o prodotti chimici adatti a tale scopo). È essenziale rimuovere, oltre alla ruggine, la vernice esistente, quindi raccogliete e smaltite correttamente la pittura grattata, poiché potrebbe essere a base di piombo.

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Ora è necessario applicare il fondo per una successiva pittura. In questo caso vi suggerisco di applicare un primer per metalli universale (seguite le indicazione presenti sulla confezione per scoprire quante mani sono necessarie), assicurandovi che la superficie del tubo non presenti tracce di polvere della precedente levigatura. Dopo che avrete eseguito la prima mano di antiruggine, attendete un giorno prima di effettuare la seconda passata così che il prodotto si asciughi perfettamente.

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Per quanto concerne la scelta della vernice, suggerisco di adoperare uno smalto all’acqua servendovi di un pennello o, in alternativa, uno spruzzatore. Prestate attenzione quando diluite tale prodotto poiché se eccessivamente acquoso saranno necessarie molte mani di pittura al contrario invece, se la vernice è densa, potrebbe formarsi uno strato disomogeneo similare alla buccia d’arancia. Alternativamente allo smalto d’acqua, potete impiegare una pittura a base d’olio o una vernice spray, quest’ultima particolarmente adatta per gli oggetti che raggiungono temperatura elevate (ad esempio i termosifoni). Ricordate di non iniziare questo lavoro se non indossate guanti, occhiali di protezione e un respiratore, dal momento che la pittura che rimuoverete può contenere piombo.

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