Come verniciare un vecchio calorifero

1/7 – Introduzione

Come di consueto, l’arrivo dell’estate rappresenta l’occasione perfetta per occuparsi di alcuni lavori di manutenzione e restyling della propria abitazione. Tra questi, c’è certamente la possibilità di verniciare i caloriferi delle stanze, magari non più funzionanti e, quindi, pronti per un rinnovo. Questa pratica è davvero fattibile e semplice da mettere in atto. Basterà semplicemente prestare attenzione alle operazioni preliminari e munirsi dei giusti strumenti per il lavoro. Continuate la lettura e vi spiegheremo, passo dopo passo, come verniciare un vecchio calorifero, senza vanificare tempo e soldi.

2/7 Occorrente

  • Carta da giornale
  • Acqua
  • Ammoniaca
  • Spazzola metallica
  • Smalto antiruggine
  • Smalti per termosifoni
  • Pennello piatto
  • Pennello con manico lungo e forma angolata
  • Bombolette spray o pistole ad aria compressa
  • Strumenti per carteggiatura

3/7 – Gli strumenti

Bisognerà optare per uno smalto fatto appositamente per i radiatori che sia resistente alle alte temperature e agli sbalzi termici. Se lo smalto non è di buona qualità, tenderà a scrostarsi dopo pochi mesi. È possibile dare lo smalto o con il pennello, scegliendone uno piatto per le superfici piane e uno col manico lungo e dalla forma angolata per le fessure, oppure a spruzzo con bombolette spray o pistole ad aria compressa. In base al materiale con cui è composto il termosifone (ghisa o alluminio), si dovrà procedere diversamente e procurarsi vernici differenti. Gli smalti migliori sono quelli a base di resina alchidica modificata, pensati per le superfici metalliche interne. Si distinguono per un’essiccazione rapida ed sono ideali per essere applicati sia con pennello che a spruzzo senza dover essere diluito. Gli smalti all’acqua sono adatti sia per la ghisa che per il ferro che per l’alluminio: vanno applicate due mani a distanza di 24 ore l’una dall’altra e intervallate da una lieve carteggiatura. Gli smalti idrodiluibili, a base di resine acriliche, invece, servono per finiture satinate, sono inodori, adatti per gli interni, resistono bene alle alte temperature, sono lavabili, coprono facilmente i punti difficili, resistono all’ingiallimento e hanno un’essiccazione veloce.

4/7 – Le operazioni preliminari

Se necessario, dovrete smontare i radiatori: se il riscaldamento è autonomo, prestate attenzione a chiudere i rubinetti superiori e inferiori, e svuotare l’acqua rimanente; se il riscaldamento è centralizzato, dovrete parlare con l’amministratore del condominio per lo svuotamento prima di smontarlo. La prima cosa che bisogna fare è proteggere le superfici (pavimento, muro e i mobili circostanti) intorno al calorifero per evitare di sporcarle usando della carta di giornale, specialmente se opterete per la vernice a spruzzo la quale è molto più efficace della vernice canonica, però sporca tantissimo. Poi controllate in che stato è la vernice: se non è troppo usurata, potete lavarla con acqua e ammoniaca, dopodiché fare una leggera carteggiatura in modo che la vernice aderisca meglio; se la superficie è arrugginita, allora dovrete riportare la verniciatura allo stato grezzo con una spazzola metallica e adoperare uno smalto antiruggine. Ora potete passare alla vera e propria verniciatura.

5/7 – La verniciatura

Se volete applicare la vernice col pennello, dovrete fare attenzione alla consistenza in modo che non cada troppo: vi converrà partire dai fianchi per passare al retro e, infine, alla parete più esterna. Una volta che avrete passato la prima mano di smalto, occorrerà lasciarla asciugare (in genere, ci vorranno almeno 4 o 5 ore) ed, eventualmente, dare una leggera carteggiatura prima di applicare la seconda mano. Per un risultato più che soddisfacente, sarebbe buona cosa che l’ambiente in cui si esegue il lavoro abbia una temperatura non inferiore ai 10°C e non superiore ai 35°C. Se, invece, volete applicare la vernice con la bomboletta, dovrete cercare di avere la mira il più precisa possibile, in quanto basta anche una piccola corrente d’aria per deviare il getto. La cosa ideale sarebbe disporre di un compressore e un applicatore a pistola con un ugello adatto ai caloriferi. Se usate bombolette spray, sostituite l’ugello di uscita standard con uno appositamente comperato per verniciare i radiatori. Valutate se dare una seconda mano di vernice spray.

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7/7 Consigli

  • Sarebbe bene dare due mani di smalto antiruggine facendo bene attenzione a lasciare asciugare la prima stesura prima di dare la seconda. A questo punto, una volta asciugato del tutto lo smalto antiruggine che potrà metterci anche 24 ore, si può passare alla verniciatura vera e propria con gli smalti ad hoc.
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