Costruire una montatura per il surf casting

1/6 – Introduzione

La pesca è un’attività prettamente maschile che si pratica sia in acque dolci che al mare: in base al luogo e alla fauna ittica, si mettono in pratica diverse tecniche, le quali prevedono l’utilizzo di specifiche attrezzature e lo svolgimento di particolari procedure per la cattura delle prede.
Tra le varie categorie di pesca, esiste quella sportiva; una tecnica abbastanza comune per questo specifico modo di pescare è il surf casting.
Vediamo brevemente di cosa si tratta.
La pesca sportiva si effettua con lo scopo di lasciare vive le prede.
In particolare il surf casting comporta l’utilizzo di una robusta canna, che si deve lanciare dalla spiaggia verso il bacino d’acqua al momento in cui compaiono le onde.
Per il surf casting occorre costruire una determinata montatura.
Essa si crea con l’impiego di quel kit di mulinello, terminale, piombi, galleggianti e altre minuterie necessarie per andare a pescare.
In questa breve ed esauriente guida vi spiegherò dunque come fare per organizzare al meglio la vostra montatura da surf casting.

2/6 – Scegliere tra montatura fissa e scorrevole

Il primo dilemma che vi deve assalire quando dovrete costruire una montatura da surf casting è “fissa o scorrevole?”.
Una montatura fissa è l’ideale per catturare pesci che solitamente eseguono minimi movimenti, dopo che hanno conquistato il cibo del quale si nutrono.
Con questo tipo di attrezzatura, l’alimento si ferma sul fondo.
Il pesce ci si avvicina dapprima con diffidenza, poi procede con la deglutizione (dopo aver testato la sicurezza del cibo ed aver compiuto un piccolo spostamento con l’alimento nella bocca).
Una montatura scorrevole prevede che sul nylon possa scivolare liberamente un piombo a due fori, in modo tale da evitare aggrovigliamenti e favorire così il movimento del terminale (anche in caso di corrente).
Durante questa fase, vi consiglio di optare per una montatura del primo tipo, in quanto l’attrezzatura scorrevole crea abbastanza spesso delle problematiche, dal momento che il pesce non si sposta sempre in direzione della lenza quando inghiottisce l’esca.

3/6 – Valutare le condizioni del mare per scegliere il piombo migliore

La portata del piombo che deve comporre la vostra montatura non va determinata in base all’intensità del vento, bensì secondo le condizioni nelle quali si trova il mare.
Quando soffia un vento debole (come, ad esempio, lo scirocco), il mare si ingrossa e non consente ad un piombo mediamente leggero di opporre la giusta resistenza alla corrente dell’acqua.
In caso di vento forte, non sempre esso risulta particolarmente mosso; dunque un piombo troppo pesante si rivelerebbe una pessima scelta.
Un ulteriore criterio di valutazione per selezionare il piombo migliore è la distanza.
Qualora voleste lanciare la canna da pesca abbastanza lontano, dovrete scegliere un piombo di almeno “125 gr”.

4/6 – Selezionare il trave in base al piombo utilizzato

Il trave in termini di pesca è una lenza meno fine a cui vanno attaccati vari tipi di terminale che hanno un filo dal diametro inferiore.
Per costruire correttamente una montatura da surf casting, occorre scegliere la voluminosità del trave in funzione della grammatura del piombo, poiché quest’ultimo dovrà scorrervi liberamente senza alcun impedimento.
Per un piombo da 130 gr., lo spessore del trave dovrà essere di 0,45 mm.
Questi due valori sono perciò direttamente proporzionali.
Dopo aver stabilito l’abbinamento adeguato tra piombo e trave, basterà far passare il secondo attraverso il primo. Ecco che abbiamo realizzato la prima parte della montatura.

5/6 – Stabilire diametro e lunghezza del terminale

Eccoci giunti alla fase che precede la costruzione dell’intera montatura per la pesca in modalità surf casting.
L’ultimo elemento da sistemare è il terminale, ovvero quella parte che va a costituire la lenza in una canna da pesca.
Anche in questo caso, la scelta del terminale dipende molto dalla situazione in cui si trova il mare.
Con un moto ondoso praticamente assente, si può utilizzare un terminale più lungo e dal diametro basso: viceversa, in caso di mare mosso, la lunghezza dovrà essere inferiore e lo spessore dovrà invece aumentare.
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6/6 – Assemblare la montatura

Passiamo ora all’assemblaggio dell’intera montatura.
Dopo aver selezionato una canna dai 3,8 ai 5 metri di lunghezza, e arrotolato il nylon ad un mulinello a bobina rotante (ve lo consiglio perché più pratico di quello a bobina fissa), bisogna unire il trave alla lenza madre.
Per farlo si dovrà praticare un’asola sulla parte opposta al piombo.
Ora è necessario inserire uno snodo, ovvero una combinazione di stopper, perline e girella, da installare sul trave.
Per montare questa parte, è sufficiente inserire il nylon nell’asoletta dello stopper.
Inoltre si deve lasciar correre lo snodo sul trave.
Per quanto riguarda l’unione del terminale al trave, occorre creare un aggancio alla lenza madre. Questa operazione si compie servendosi di una girella (ossia un piccolo gancetto richiudibile in metallo).
Da ultimo occorre aggiungere l’amo. La sua grandezza si deve decidere in base alle dimensioni dei pesci da catturare.
Se ne utilizzate uno provvisto di occhiello, fatevi passare attraverso il filo.
Create almeno 3 nodi ben stretti, dopodiché si può applicare l’esca più adatta.
A questo punto la montatura è pronta per l’utilizzo: buona pesca!

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