Gli errori più comuni nella potatura del cedro

1/6 – Introduzione

Su quasi tutti gli alberi specie quelli da frutto è necessaria una potatura, poiché l’obiettivo è di aiutarli specie da giovani a fruttificare in modo corretto, e senza correre il rischio di assalti da parte di parassiti. In questa lista nello specifico, ci occupiamo del cedro e degli errori più comuni nelle sua potatura.

2/6 – Non sfoltire le branche

Le branche di un cedro vanno sfoltite in modo uniforme, poiché si tende a rinforzarle anziché farle crescere deboli, con il rischio che diventando adulta, la pianta possa ritrovarsi con rami sottili e fragili. Inoltre non bisogna lasciare rami cresciuti ad incrocio nè tantomeno nella parte inferiore grosse branche, per evitare che non si formi il cosiddetto “collare”, che rappresenta il punto di innalzamento verso l’alto, favorendone la crescita.

3/6 – Farlo crescere eccessivamente in altezza

Quando un albero di cedro inizia ad innalzarsi eccessivamente verso l’alto, si corre il rischio che possa urtare altri alberi adiacenti, oppure il tetto di una casa se si trova nelle sue vicinanze. Tuttavia l’operazione richiede uno sfoltimento circolare, riducendo quindi innanzitutto la chioma e poi eliminando una volta ottenuta una certa forma, i rami in eccesso che si sono protratti a dismisura verso l’alto.

4/6 – Non pulire la pianta

Una periodica pulizia della pianta di cedro è necessaria, poiché si eliminano i rischi che possa morire o veder man mano seccarsi i rami e trovare branche morte, malate o con scarso vigore. La pulizia consiste anche nel diradamento della chioma, che deve essere eseguita eliminando una piccola parte di rami secondari di piccolo diametro, in modo da ritrovarsi con un fogliame uniforme e ben distribuito.

5/6 – Dimenticarsi di alleggerire l’albero

Il cedro oltre che essere diradato dal punto di vista della chioma, non va lasciato tropo appesantito nemmeno di fogliame, poiché si corre il rischio che il vento possa generare il cosiddetto effetto “vela”, facendo piegare pericolosamente i rami o tutto l’arbusto fino ad incrinarlo. Il consiglio ulteriore è di posizionare un traliccio a tre piedi, se la zona di coltivazione specie nei mesi invernali, risulta particolarmente ventosa.

6/6 – Far mancare l’ossigeno alla pianta

In tutte le piante specie in quelle arbustive come il cedro, è necessario intervenire accuratamente per evitare che l’apparato radicale rimanga senza il giusto apporto di ossigeno, in quanto crescendo è sempre alla ricerca di aria ed acqua. La prima si trova nel terreno fino a circa 70-80 cm di profondità, ed aumenta in presenza di un suolo ricco di sassi. La seconda è fondamentale, purché il suolo sia stato preventivamente dotato di un drenaggio sufficiente, in modo da evitare che l’eccesso possa far marcire l’apparato radicale e comprometterne la naturale crescita.

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