La pietra refrattaria: utilizzo e manutenzione

1/5 – Introduzione

In qualsiasi abitazione, tra i tanti utensili e materiali che si hanno a disposizione, non dovrebbe assolutamente mancare una pietra refrattaria, dal momento che si tratta di un importante elaborato che si ottiene dalla cottura dell’argilla, utilizzato per diversi scopi. Il fatto che deriva dalla cottura dell’argilla, lo rende un composto dalla consistenza molto resistente alle temperature elevatissime. In questa guida andremo a spiegare, dettagliatamente, qual è l’utilizzo più diffuso della pietra refrattaria, e che tipo di manutenzione è necessaria per preservarla il più a lungo possibile.

2/5 Occorrente

  • Bicarbonato di sodio
  • Aceto
  • Carta abrasiva sottile
  • Ovatta e alcool
  • Olio lubrificante

3/5

In cucina una pietra refrattaria può essere utilizzata come una piastra per cuocere o per riscaldare gli alimenti. A questo proposito, è possibile utilizzarla sui fornelli o sulla griglia di un barbecue, in modo tale da farla diventare bollente, per poi cuocere la carne, le verdure, una pizza o quant’altro. La capacità di trattenere il calore senza rompersi, è una caratteristica fondamentale per utilizzarla anche come vassoio da inserire in un forno elettrico o in uno a gas.

4/5

Dopo l’utilizzo culinario della pietra refrattaria, una volta che si è raffreddata, è fondamentale che sia ripulita senza utilizzare vari agenti chimici che potrebbero pericolosamente impregnarsi nella sua naturale superficie porosa, ed arrecare gravi danni alla salute. In alternativa, deve essere utilizzata una spugna imbevuta in acqua, insieme a del bicarbonato di sodio o all’aceto. Entrambe le sostanze rappresentano l’ideale specialmente nel caso in cui la superficie è particolarmente sporca di grasso, a seguito della cottura dei vari alimenti. La pietra utilizzata per queste finalità deve possedere le suddette capacità di resistere alle elevatissime temperature, ed è indicata per ricoprire la superficie interna di un camino o per realizzarne uno ex novo. In questa modalità, infatti, il calore non si disperde nell’ambiente circostante, ma rimane raccolto all’interno del camino, esaltandone il corretto funzionamento. Se viene utilizzata per i camini, la manutenzione ordinaria per ripulirla dalla fuliggine provocata dalla combustione del legno, può essere effettuata nello stesso modo che abbiamo descritto in precedenza, o al massimo con uno sgrassatore non eccessivamente acido.

5/5

Per chi possiede degli hobby, in particolar modo quello relativo alla realizzazione degli oggetti e delle strutture realizzate in ferro, una pietra refrattaria rappresenta l’ideale per isolare il piano di lavoro di un tavolo dal calore sprigionato da un cannello a gas. In questa maniera, è comodamente possibile utilizzare la superficie per effettuare delle saldature su oggetti di media grandezza, dal momento che la pietra refrattaria le rende abbastanza resistenti grazie all’accumulo della caloria. Tra l’altro, nel caso in cui si dovesse avere la necessità di saldare una cerniera di un mobile che si è rotta, è possibile appoggiarla comodamente in piano sulla pietra refrattaria, ed operare direttamente con un cannello a gas e dello stagno, senza alcun genere di problema. L’unico inconveniente di questa manovra riguarda la pulizia, dal momento che tende ad annerirsi con molta facilità. Per questo motivo, come operazione di manutenzione è sufficiente pulire la superficie tramite l’ovatta e l’alcool, oppure avvalendosi di un pezzetto di carta abrasiva a grana sottile, che successivamente deve essere rifinita utilizzando un po’ di olio lubrificante.

Riproduzione riservata